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Jet militari cinesi nello spazio aereo di Taiwan. E tra Stati Uniti e Pechino torna la tensione

Gelo all'incontro tra la presidente Tsai Ing-wen e la delegazione americana

Jet militari cinesi nello spazio aereo di Taiwan. E tra Stati Uniti e Pechino torna la tensione

Chiang Mai (Thailandia) Si riaccende la tensione tra Cina e Stati Uniti dopo l'incontro di ieri a Taiwan tra la presidente Tsai Ing-wen e la delegazione del Senato Usa guidata dal democratico Bob Menendez e dal «falco» repubblicano Lindsey Graham volata sull'isola. «Esiste una sola Cina al mondo, Taiwan è parte inalienabile del suo territorio ed è destinata a essere riunificata», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian, esprimendo la «ferma opposizione» ad ogni scambio ufficiale tra Tapei e Washington e minacciando «misure efficaci a tutela di sovranità e integrità territoriale».

Le relazioni tra i nostri Paesi «sono solide come una roccia», ha affermato Menendez. «Taiwan è indispensabile all'economia digitale mondiale e degli Stati Uniti», ha aggiunto Graham, auspicando un «incremento dei legami bilaterali sul piano economico». La visita della delegazione americana, soprattutto in questo momento dove gli occhi di tutto il mondo sono puntati sulla guerra in Ucraina, ha inevitabilmente irritato la Repubblica Popolare, che ha annunciato l'immediato avvio di esercitazioni militari nella regione. E già nella serata di ieri il ministero della Difesa di Taiwan ha denunciato l'incursione di sei jet militari cinesi (quattro J-16 e due J-11) nella sua zona di identificazione di difesa aerea. Pur insistendo sulla soluzione «pacifica», Pechino non ha escluso la possibilità di passare ai fatti e prendere «tutte le misure necessarie» a tutela della riunificazione che lo stesso presidente Xi Jinping ha più volte assicurato. Gli Stati Uniti, ha aggiunto Zhao Lijian, «dovrebbero interrompere gli scambi ufficiali e i legami militari con Taiwan, fermare la vendita di armi e intraprendere azioni concrete per attuare il loro impegno a non sostenere l'indipendenza». Vendita e visite che sono aumentate sia sotto l'ex presidente Donald Trump sia con il suo successore Joe Biden. «Faremo di tutto affinchè un'invasione da parte della Cina non possa mai accadere», ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan intervenendo durante una riunione all'Economic Club di Washington DC, sottolineando che «Taiwan si trova in una situazione diversa dall'Ucraina ed è politica degli Stati Uniti garantire che non si verifichi un'invasione cinese». La rivalità tra Usa e Cina non è solo concentrata a Taiwan.

Si estende anche al ruolo crescente di Pechino nell'Asia-Pacifico e nel mezzo, c'è anche il patto annunciato lo scorso anno tra Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia per fornire a Canberra sottomarini nucleari e sviluppare armi ipersoniche in grado di trasportare testate nucleari, che la Repubblica Popolare vede a tutti gli effetti come «una Nato nel Pacifico».

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