Ancora la Francia, ancora Parigi. Una città che vive sotto assedio, un assedio invisibile, insidioso, nascosto, un pericolo che scorre tutti i giorni sotto la pelle. Il pericolo è lì, pronto a materializzarsi in qualsiasi momento in una città già mille volte ferita dalla follia jihadista. Anche ieri sera l'incubo è tornato in rue de Monsigny, nel secondo arrondissement, tra l'Opera e la sede della Borsa.
L'uomo è arrivato all'improvviso, attorno alle 21, nella vita del quartiere di tutti i giorni, ha estratto un coltello, come un tragico copione impone da tempo alle città europee, e ha cominciato a colpire alla cieca, con l'intenzione di uccidere, gridando, come hanno raccontato testimoni a Radio Europa ! «Allah Akbar», dio è grande. Sono stati attimi di puro terrore, la sorpresa ha agito da complice dell'aggressore, chi è caduto non ha avuto il tempo di capire, di reagire di scappare.
Seconco un primo bilancio delle polizia «sono state aggredite cinque persone: uno dei passanti colpiti è morto, due sono rimaste ferite in modo grave e altre due in modo lieve L'aggressore è morto». I poliziotti presenti sul posto, ormai attenti ad ogni movimento sospetto, hanno aperto il fuoco e ucciso l'assalitore, dopo aver provato a fermarlo con la pistola taser, senza riuscirvi. Quella colpita è una zona piena di locali, bar e brasserie, il sabato sera si anima, si riempie di persone in cerca di divertimento e di relax. I primi video pubblicati su Twitter raccontano un fuggi fuggi generale, le grida di paura, le persone che si stendo a terra. Molti hanno trovato rifugio nei ristoranti, avvisando quelli intorno a loro della minaccia, di quell'uomo là fuori con il coltello insanguinato che cercava di colpire tutti. In tanti hanno trovato una via di fuga nei locali e lì hanno bloccato le porte dall'interno
Una vasta operazione di polizia è subito partita alla ricerca di eventuali complici e coperture, la zona dell'attentato è stata blindata per motivi di sicurezza e la fermata della metropolitana Quattro settembre chiusa. Il ministro degli Interni francese, Gerard Collomb, si è congratulato con la polizia su Twitter poco dopo l'attacco con il coltello. «Appresso il sangue freddo e la reazione delle forze di polizia che hanno neutralizzato l'assaltatore. I miei primi pensieri vanno alle vittime di quest'atto odioso». Momenti di grande concitazione. Dopo circa mezz'ora infatti, il ministro degli Interni ha twittato di nuovo. Questa volta per avvertire i francesi: «aggressione a #Paris: attenzione alle voci. Diffondete soltanto informazioni che arrivano da fonti affidabili».
Dal 7 gennaio 2015, giorno della strage di Charlie Ebdo, che provocò 12 morti e 11 feriti, la Francia è la nazione europea che ha subito più attentati. La tragica conta delgli attentati terroristici certifica che ben 245 persone sono morte nei vari attacchi che hanno insanguinato il Paese.
Prima di ieri sera l'ultimo attacco mortale è stato quello del 23 marzo a Carcassonne e Trebes e poi ieri sera, tra la Borsa e l'Opera, ancora vittime, ancora terrore,l'ultimo di una lunga scia di sangue che sembra non volere finire mai.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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