Barcellona sotto attacco

"Julian è salvo". Invece era morto. Troppe gaffe sulla pelle del bimbo

Il piccolo australiano di 7 anni disperso dopo l'attentato dato per vivo da «El Mundo» per l'ansia di buone notizie

"Julian è salvo". Invece era morto. Troppe gaffe sulla pelle del bimbo

Andrea Cuomo

C'era una buona notizia da Barcellona. E ora non c'è più. Julian Cadman, il bambino anglo-australiano di 7 anni scomparso dopo l'attentato sulle Ramblas, l'altro ieri era stato dato per salvo, malconcio ma vivo. E ieri invece quel piccolo sorriso stiracchiato comparso sui volti provati di chi ha seguito le notizie dell'ennesimo assalto all'Europa si è spento: Julian è morto.

La notizia l'ha data ieri la britannica Sky News. I funzionari del consolato australiano a Barcellona sabato sera sono andati ad accogliere Andrew, il padre del piccolo, all'aeroporto e lo hanno accompagnato all'obitorio per il riconoscimento della salma. La madre del piccolo, Jumerie detta Jom, è rimasta gravemente ferita ed è ricoverata in ospedale. Giovedì, subito dopo l'attacco del furgone sulla folla delle Ramblas, la donna era stata soccorsa dal farmacista-eroe Fouad Bakkali nel suo negozio, con due gambe rotte e altre ferite in tutto il corpo. La donna, malgrado le sue condizioni, si era subito preoccupata dei figlio smarrito. Anche il nonno, dall'Australia, aveva fatto un appello su facebook per avere notizie del nipote.

Sulla sorte di Julian si sono rincorse molte voci contrastanti nei tre giorni successivi all'attentato. Sabato il sito del quotidiano spagnolo El Mundo aveva raccontato che il bambino era stato trovato in un ospedale della città catalana e la notizia era stata ripresa dai giornali di tutto il mondo, in particolare da quelli australiani e britannici. Una notizia poi rivelatasi atrocemente falsa, ma probabilmente giustificata dall'ansia dei media spagnoli di trovare storie commoventi e possibilmente positive sulla mattanza delle Ramblas. La notizia infatti era stata datat frettolosamente e senza fare ulteriori riscontri.

La morte è stata confermata dall'ufficio britannico per gli Affari Esteri e il Commonwealth, che in una dichiarazione ha detto che Julian (nato e cresciuto in Gran Bretagna, nel Kent) «è stato strappato via da noi mentre visitava le bellezze di Barcellona con la madre». Julian e la madre erano giunti in Spagna dall'Australia per partecipare a un matrimonio. «Julian - dicono i familiari nello stesso comunicato - era un amato e adorato membro della nostra famiglia. Era così pieno di energia, divertente e sfacciato, portava sempre un sorriso sui nostri volti. Siamo stati fortunati per averlo avuto nella nostra vita e ricorderemo i suoi sorrisi e custodiremo la sua memoria nei nostri cuori». La famiglia di Julian ha trovato anche le forze per ringraziare le autorità spagnole e tutti coloro che negli ultimi giorni si sono adoperati per aiutarli: «La loro gentilezza è stata incredibile in un momento per noi difficili.

Sappiamo di non essere l'unica famiglia ad aver sofferto per i tragici eventi di giovedì e le nostre preghiere e i nostri pensieri sono per chi ha perso qualcuno».

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