Kim e i tre scienziati "pazzi": ecco chi fa tremare il mondo

Li chiamano «Rocket stars», hanno sviluppato le armi nucleari coreane. E sono nel mirino dei servizi Usa

Kim e i tre scienziati "pazzi": ecco chi fa tremare il mondo

Il dittatore Kim Jong-un continua la sua partita di poker ad altissimo rischio contro gli Stati Uniti e i suoi alleati dell'Estremo Oriente, Corea del Sud e Giappone. Una partita giocata a colpi di minacce sempre più gravi e sfacciate e basata sulla credibilità di un programma missilistico che ha conosciuto uno sviluppo rapido e inquietante in un tempo relativamente rapido.

Ma chi c'è dietro la veloce crescita del regime rosso della Corea del Nord come potenza nucleare che si permette il lusso di minacciare sfrontatamente gli Stati Uniti, di gran lunga il Paese più potente del mondo sotto il profilo militare ed economico e al cui confronto la Corea del Nord è una formica?

Sono tre i personaggi chiave del programma missilistico di Pyongyang. L'intelligence occidentale - spiega un interessante servizio pubblicato dallo Huffington Post - li conosce bene e li ha battezzati «Rocket stars». I loro nomi in coreano - Ri Pyong-chol, Kim Jong-sik e Jang Chang-ha - ci dicono poco. Ma i loro volti sovraeccitati e sorridenti sono sempre tra i più vicini a quello del «giovane Leader» Kim Jong-un quando il dittatore si fa ritrarre esultante durante gli esperimenti missilistici.

Ri Pyong-chol, soprannominato Big Potato per il suo faccione gonfio e ovale, è considerato unanimemente il più importante dei tre. È un ex generale dell'aviazione di lunga esperienza, nominato vicedirettore del partito dei lavoratori nordcoreano all'ultimo congresso: compare sempre accanto a Kim e questa vicinanza fisica la dice lunga sull'importanza che il personaggio riveste nella nomenklatura di Pyongyang. A lui spetta il compito delicatissimo di supervisionare lo sviluppo del programma missilistico.

Poi c'è Kim Jong-sik, un ometto occhialuto che nelle foto di gruppo ufficiali compare sempre in uniforme e con un berretto rigido con visiera calcato in testa. Ingegnere di formazione e carriera, è soprannominato «lo scienziato dei missili». C'è lui dietro lo sviluppo dei mostruosi siluri che il dittatore più guerrafondaio del mondo brandisce per minacciare i suoi vicini e ricattarli. Anche se non ha nel suo curriculum un cursus honorum nel partito, è stato comunque ammesso nel comitato centrale come riconoscimento per il suo straordinario contributo alla potenza militare della Corea del Nord.

Jang Chang-ha, un altro militare onnipresente nelle foto di gruppo accanto al Numero Uno del regime, è l'uomo del mistero. Di lui si sa che è un generale che gode di particolare considerazione presso il dittatore perché ha lavorato con successo al miglioramento della qualità dei missili balistici che sono di fatto la garanzia della sopravvivenza del regime di Pyongyang e l'assicurazione sulla vita del «giovane Leader».

È il lavoro sotterraneo di questi personaggi ad aver permesso a Kim Jong-un di trasformarsi da dittatore-macchietta in minaccia alla pace mondiale, grazie alla complicità di Paesi come la Cina e la Russia che hanno consentito l'invio a Pyongyang di componenti indispensabili per la realizzazione dei missili.

Cina e Russia, oltre a questo, perseguono in Corea agende ben diverse da quella americana e dei suoi alleati. Ancora ieri Pechino e Mosca hanno ribadito che nessuna azione unilaterale (leggi: americana) può essere accettata contro Pyongyang, pena «sviluppi imprevedibili nella regione».

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