"L'hit parade" dei miti giovanili: Madre Teresa surclassa Gesù

Tra i personaggi più apprezzati Buddha, Newton e Lincoln. Nella lista dei cattivi George W. Bush è peggio di Bin Laden

"L'hit parade" dei miti giovanili: Madre Teresa surclassa Gesù

Il pensiero unico, quello cioè che non crea tensioni intellettuali, differenze nelle valutazioni, scelte culturali autonome in grado di orientare soggettivamente il modo di vivere, è ormai stabilmente, forse definitivamente, radicato nel pianeta Terra.

Una ricerca internazionale pubblicata sulla rivista Plos One ha intervistato circa settemila studenti universitari di 37 nazioni perché esprimessero il loro parere su chi siano gli eroi della storia mondiale e chi i grandi artefici del male. Quest'indagine non ha coinvolto soltanto giovani occidentali, ma anche giapponesi, pakistani, tunisini, coreani…

Tra gli eroi, il primo classificato è Albert Einstein. È il trionfo del pensiero scientifico: mi chiedo quanti conoscano realmente la legge della relatività. Comunque, la palma del vincitore a Einstein è il risultato evidente di un indottrinamento scientista che, senza andare troppo per il sottile, ha fatto di quel modello di apprendimento la base della formazione della persona. Chi pensa che l'educazione umanistica abbia ancora un significato su questa Terra, è bene che si ricreda. A meno che non pensi sia possibile un cambiamento di tendenza, proprio perché avanti così non si può andare, osservando le idiozie che provoca questa cultura scientista.

Tra gli eroi, la seconda classificata è Madre Teresa di Calcutta. Viene da domandarsi: e Gesù dove è finito? Al sesto posto. Povero Gesù: l'hanno messo in croce, senza quella croce non sarebbe mai esistita Madre Teresa, ma nonostante la banale evidenza viene sorpassato con distacco dalla piccola benefattrice, di cui si attende la canonizzazione. Sostenere che questi giovani, sottoposti all'indagine sui buoni e i cattivi, abbiano chiarezza di idee e non una grande confusione mentale, nonostante esaltino il rigore della mentalità scientifica e il suo paladino per eccellenza, è davvero arduo. Però una spiegazione di questa classifica - oltre l'ignoranza - si può trovare scorrendo l'elenco dei buoni. Tra Madre Teresa e Gesù, cioè tra il secondo e il sesto posto, vediamo al terzo Gandhi, al quarto Martin Luther King e al quinto ancora uno scienziato: Thomas Edison. Con la scienza vince l'ideologia pacifista. In un mondo incendiato dalle guerre, dal terrorismo, dalle violenze private, questa ideologia solo apparentemente può sembrare un auspicio, più realisticamente è l'espressione di un'ipocrisia mondiale, figlia di una scuola che celebra l'utopia per sentirsi in pace con la coscienza, che è incapace di governare la complessità della storia, che non sa trasmettere il significato delle differenze culturali. È il pensiero unico, che lascia il suo segno anche nella classifica dei cattivi, ma in modo più sbiadito.

Trionfa Hitler, che questa volta mette tutto il mondo d'accordo. Poi evidentemente sulla base della propria nazionalità, i giovani si dividono. Nell'area mediorientale, Osama Bin Laden è considerato più buono di Georg W. Bush, mentre è il contrario nella cultura americana. Saddam Hussein è al terzo posto seguito da Georg Bush junior, che aveva dichiarato guerra a Saddam: cattivo contro cattivo. Almeno un po' di differenza nelle valutazioni. Il comunismo non fa più notizia: Mao, Stalin, Lenin sono nel gruppo.

Chiaro che gli insegnanti di scuola, che distribuiscono ai loro allievi il pacifismo a piene mani, mostrano indulgenza verso i più grandi massacratori della storia moderna. Il passato è poco noto, suscita scarso interesse a questa giovanile cultura senza fondamenti che lascia nel vago il senso della storia: scienza e pacifismo sono ciò che conta oggi.

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