L’ombra di Mafia Capitale sulla ricostruzione

Del consorzio che ha vinto la gara per realizzare le 'casette' per i terremotati fa parte anche la "29 giugno" di Salvatore Buzzi, coinvolta in Mafia Capitale

L’ombra di Mafia Capitale sulla ricostruzione

Mafia Capitale torna a far par parlare anche per la ricostruzione post-sisma. La realizzazione delle cosiddette ‘casette’ d’emergenza per le popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto scorso è, infatti, opera del Consorzio nazionale servizi (Cns), che ha vinto la gara preventiva del Consip.

Questo consorzio “è già stato commissariato in passato dall'Anac per due appalti per la gestione dei rifiuti a Roma” - accusa Giovanni Donzelli, coordinatore dell'esecutivo nazionale di Fratelli d'Italia – e “tra le sue associate annovera anche la ’29 giugno’ di Salvatore Buzzi”. Quel Buzzi che “ha fatto parte del Consiglio di sorveglianza del Cns fino al dicembre del 2014 e quindi ricopriva un ruolo durante lo svolgimento della gara, bandita con il governo Renzi già in carica e aggiudicata mentre alla guida della Consip c'era già l'attuale Ad, il renziano Luigi Marroni”, sottolinea Donzelli che chiede al governo e all’Anac di Raffaele Cantone di vigilare.

“Ci auguriamo – prosegue l’esponente di FdI - che il rinnovamento dei vertici da parte del Cns e il cambio della guida nella cooperativa '29 giugno', così come l'iscrizione nella 'white list' della Prefettura che attesta l'assenza di tentativi infiltrazioni mafiose in fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori, siano sufficienti a rassicurare su una gestione limpida della

realizzazione delle casette”. “Certo è che, visto l'identikit del soggetto che si è aggiudicato l'appalto - conclude Donzelli - è non solo lecito ma persino doveroso prestare la massima attenzione a ciò che accadrà".

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