Guerra in Ucraina

Lacrime, sollievo e libertà. L'ultimo treno da Mosca con gli esuli per Helsinki

Sospeso il collegamento con San Pietroburgo. Le voci di chi fugge: "La repressione è orribile"

Lacrime, sollievo e libertà. L'ultimo treno da Mosca con gli esuli per Helsinki

Helsinki. L'ultimo treno che arriva da San Pietroburgo destinazione Helsinki è carico di russi che lasciano l'ex Paese sovietico. Raggiungono la Finlandia dopo oltre 4 ore di viaggio. Ieri mattina la compagnia ferroviaria «Allegro» ha annunciato l'interruzione dei collegamenti. D'ora in avanti, i russi che vogliono lasciare il Paese potranno farlo solo in auto o in bus. La Russia è sempre più isolata: dopo lo stop ai voli, ora anche i collegamenti ferroviari sono interrotti. «L'ultimo treno partirà domenica mattina. Lo stop dei collegamenti ferroviari dipende dalle sanzioni», ha detto Tatu Tuominen, senior vice president communications di VR Group's, ossia le ferrovie finlandesi. «Allegro ha 300 posti per ogni collegamento, due al giorno, anche se l'occupazione dei posti era intorno al 60%», ha aggiunto. «Ci saranno ancora due treni San Pietroburgo-Helsinki oggi».

È l'ultima occasione per i russi per lasciare il loro Paese e cercare la libertà altrove. Senza possibilità, al momento, di fare ritorno nell'ex paese sovietico. «Tutto quello che è successo dice un ragazzo che preferisce restare anonimo - è una catastrofe per le persone sane di mente in Russia, una grande catastrofe e una grande tragedia. Molte persone sono cadute in depressione per questo, perché in Russia si sta profilando una repressione. Mi è rimasta là la famiglia e sono molto preoccupato per questo». Olga è una delle ultime passeggere russe riuscita a salire sul treno Allegro. «Non so neppure che cosa dire dice all'agenzia di stampa Askanews - non so come commentare. È orribile, è orribile». Le chiediamo se è stato difficile trovare i biglietti del treno. E lei risponde: «Sì. Benché non sia la prima volta che prendo questo treno. È l'unica via (per entrare in Europa dalla Russia). Ora volo a Londra, da mio figlio. Spero che per lui ci sia la possibilità di finire gli studi. Spero che tutto questo non tocchi i nostri figli, ma non ne sono sicura».

Tanti scendono dal treno senza aver voglia di parlare. Gli occhi lucidi di chi sa che è arrivato in un nuovo Paese solo con il biglietto di andata. Alcuni giovani hanno invece voglia di dire cosa pensano. Sono contro la guerra in Ucraina, sono contro Putin. «Non mi piace quello che sta succedendo spiega Ruslan - è una tragedia per tutti, sia per i russi che per gli europei. Non torno in Russia. Non c'è modo di tornare in Russia, sono spaventato per la mia personale incolumità, per i miei parenti e amici». Putin? «Il governo è molto spaventato da ciò che sta succedendo. È spaventato da Putin prosegue - anche gli amici di Putin sono spaventati e non sono d'accordo con ciò che sta accadendo. Putin ha problemi psicologici». «È un criminale», gli fa eco un amico.

La situazione economica in Russia peggiora di giorno in giorno. «I prezzi delle medicine sono aumentati molto racconta un giovane - si pone il problema di poter comprare le medicine che ci servono perché le compagnie si rifiutano di vendercele. E noi stessi non sappiamo dove porterà tutto questo perché le sanzioni porteranno dei risultati solo fra un paio di mesi: quando gli scaffali nei negozi saranno vuoti, quando non ci sarà nulla da comprare e nessuno sa quello che sarà più in là.

La popolazione è spaventata».

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