L'addio di Harry e Meghan

Il dibattito sulla decisione dei duchi di «dimettersi» dal cerchio magico della Regina

L'addio di Harry e Meghan

S ento, ahimé, l'eco lontano della Fornero: «Sono troppo choosy». Ebbene sì, questi due che hanno le iniziali di una catena di abbigliamento svedese, sono schizzinosi forte, carichi della popolarità altrui, dunque della casa reale, perché l'attricetta americana sarebbe rimasta sconosciuta ai più, tranne al popolo dei fanatici dei legal drama.

Ma Lady M ha capito il giro del fumo di Londra, ha arpionato il rampollo che è sesto in dinastia ma comunque principe di corte, ha approfittato dei denari dei sudditi per rifarsi l'arredo di casa per la cifra «indipendente» di due milioni e mezzo di sterline, si è concessa luna di miele in un resort milionario con la sovvenzione di un magnate russo prossimo al gabbio, ha capito di avere almeno cinque giri di svantaggio dalla cognata Kate, qualcosa in meno dalla suocera matrigna del consorte, Camilla, mentre sua maestà Elisabetta II, nonna, è fuori classifica. Hanno scelto la libertà, scrivono così, guardandosi allo specchio, le intelligenze di Corsera e Repubblica, ma è bello essere liberi quando si è benestanti, anzi ricchissimi, giovani, di bella presenza, con servitù varia, guardie del corpo e tate per il pargolo Archie. Hanno scelto di uscire dalle riverenze e dagli obblighi di corte ma non risulta che vadano a vivere tra le pecore delle isole Faroe o lungo la spiaggia di Dunnet, nell'alta Scozia. No, hanno scelto il Canada (sempre zona Her Majesty), roba buona, dunque mantenendo il vincolo con i Windsor, con la regina innanzitutto, non si sa mai nella vita, qualcuno potrebbe spirare, qualcun altro abdicare, altri ancora restare vittime di scandali sessuali o finanziari, come accaduto, dunque meglio uscire dal castello rinculando, facendo finta di entrare, annunciando di volere vivere, finalmente, una nuova vita.

Quale? Escludo lui al tornio e lei in lavanderia, neppure lavori ordinari, in ufficio o negozio, probabile l'influencer, basta il nome e il casato per trovare followers in ogni parte del mondo, dunque non fare nulla ma incassare moltissimo, meglio la corte di sponsor e aziende commerciali che la corte di Buckingham, là dove lady M sarebbe una semplice parente tra mille e lui, il rossiccio Harry, l'ultimo della lista al trono.

Non è una fuga, è un'uscita furbastra, non è una rinuncia ma una svolta astuta di due mocciosi che se la svignano con il bottino di una gloria effimera. Sono gli ultimi ospiti nella casa del Grande Fratello mondiale. Ma i Windsor, pur irritati, mantengono la calma. Hanno resistito a mille tragedie. Figuratevi dinanzi a questa farsa, recitata da due mediocri attori.

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