Elezioni politiche 2022

L'agenda Draghi va in soffitta. Calenda resta in singola cifra

Il leader sconfitto dalla Bonino nell'uninominale. Male anche la Carfagna. Azione bloccata sotto il 10% atteso

L'agenda Draghi va in soffitta. Calenda resta in singola cifra

Il Terzo Polo sfonda la soglia di sbarramento del 3% e sbarca in Parlamento. Però l'effetto Draghi non c'è. Il listone centrista resta sotto la soglia del 10%. Era l'asticella fissata da Carlo Calenda e Matteo Renzi per condizionare le trattative per la formazione del nuovo governo. La corsa si ferma al 7,7 che poi è la somma dei voti di Italia Viva e Azione. E soprattutto resta dietro Forza Italia. Ettore Rosato non nasconde la delusione: «Abbiamo dei seggi di Milano centro dove siamo il primo partito. Non c'è una corsa a rincorrere Fi». Maria Elena Boschi si lascia a un commento di frustrazione: «Come Italia Viva e Azione siamo molto soddisfatti, mi pare che gli sconfitti siano Letta e Salvini questa volta». L'operazione centrista ne esce ridimensionata. Il polo Calenda/Draghi si avvicina alla soglia di Scelta Civica (la lista di Mario Monti) che nel 2013 raccolse l'8,3 alla Camera dei Deputati e il 9,14 al Senato. Negli uninominali il Terzo Polo ne esce con le ossa rotta: zero collegi vinti. Esce sconfitta nel collegio uninominale di Fuorigrotta, a Napoli città, il ministro del Sud Mara Carfagna. La sfida era contro il ministro Luigi di Maio e l'ex ministro Sergio Costa. E fallisce la vittoria nel collegio anche Calenda contro Emma Bonino. Il capo di Azione si piazza terzo, dietro il centrodestra. Entrambi dovrebbero essere ripescati grazie al paracadute nel proporzionale.

Il listone di Calenda e Renzi si ferma sotto l'8% e ora attende di conoscere i numeri del centrodestra per capire la partita da giocare. Lo stato maggiore del Terzo Polo era riunito all'hotel Mediterraneo di Roma per seguire lo scrutinio. È un risultato comunque importante. Il progetto è nato in pochi giorni dopo lo strappo cona Enrico Letta. Tradotto in seggi: il Terzo polo dovrebbe portare a casa tra i 4 e i 12 senatori. Alla Camera va meglio con 19 seggi. Dovrebbero farcela tutti i big: le ministre Carfagna, Gelmini e Bonetti. E i due leader Matteo Renzi e Carlo Calenda. I riflettori sono puntati al Senato. È lì che la pattuglia di Azione-Italia Viva proverà a giocarsi le chance per l'agibilità politica. Il centrodestra che appare in vantaggio avrebbe comunque la maggioranza al Senato. Nella forbice bassa il distacco è di 10 senatori (111) più della maggioranza assoluta fissata a 101. Però il centrodestra potrebbe aver bisogno dei voti del Terzo Polo per puntellare la maggioranza. Discorsi rinviati ai prossimi giorni. A dato acquisito.

L'affluenza bassa - ragionano gli staff del Terzo Polo - avrebbe favorito il Pd che tiene. L'opa su Forza Italia fallisce. Il partito di Silvio Berlusconi regge. Calenda e Renzi puntavano soprattutto al Sud a svuotare gli azzurri. Al Nord il movimento sperava nel tracollo del Pd. Puntando a risucchiare i voti degli elettori liberal dei democratici scontenti dall'abbraccio mortale con Fratoianni e Bonelli. Una strategia che per ora non trova conferma nel responso delle urne. Da una veloce analisi dei dati: il Terzo Polo va meglio al Nord. Ma i voti raccolti da Calenda e Renzi sono un bottino troppo magro per imporre ora la permanenza di Mario Draghi a Palazzo Chigi. D'altronde lo stesso premier aveva lasciato trapelare il fastidio per l'accostamento del nome al progetto politico centrista. Bene la performance in Toscana e Lombardia. La pattuglia di eletti premia Italia Viva che nel derby interno dovrebbe portare a casa un maggior numero di parlamentari rispetto ad Azione.

Oggi Calenda incontrerà la stampa per indicare la rotta ai gruppi. Renzi sarà invece a Tokyo per i funerali di Stato di Shinzo Abe. Ieri il leader del Terzo Polo ha deciso di non commentare al quartier generale i risultati. Lo farà nella tarda mattinata. Ieri al comitato si sono presentate le ministre Elena Bonetti, Mara Carfagna, Mariastella Gelmini.

Spazio alle donne per l'avvio dell'avventura in Parlamento del Terzo Polo.

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