Guerra in Ucraina

L'allarme degli Usa sull'attacco nucleare. Mosca: "L'atomica? Se ci minacciate"

Washington: possibile uso di armi chimiche e ordigni tattici. Il Pentagono: "Russia in difficoltà". La replica: "Tutto secondo i piani"

L'allarme degli Usa sull'attacco nucleare. Mosca: "L'atomica? Se ci minacciate"

La guerra va male ai russi sul campo di battaglia. «Sono confusi, frustrati. Hanno mancato quasi tutti i loro obiettivi», spiega il portavoce del Pentagono, John Kirby, alla Cnn. «Stanno finendo cibo e carburante». E gli «ucraini stanno contrattaccando». Eppure lo stallo militare in cui si trova l'esercito di Mosca in Ucraina rischia di trasformarsi in triste presagio per il futuro del conflitto, anche se Mosca continua a negare il flop: «L'operazione procede secondo i piani - spiega il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov - Nessuno ha mai pensato a un paio di giorni». Cresce infatti nell'Amministrazione americana e fra gli analisti militari, la preoccupazione che Mosca decida di usare armi chimiche e biologiche. Vladimir Putin è con «le spalle al muro» e «per questo potrebbe anche ricorrervi», lancia l'allarme Joe Biden. E il timore peggiore è che, come ha già minacciato con l'allerta delle forze di deterrenza nucleare un mese fa, il leader del Cremlino possa spingersi persino oltre, fino ad attuare la dottrina russa della guerra atomica: escalation per la de-escalation. Cioè uso dell'arma nucleare per costringere il nemico a ritirarsi o per annientarlo del tutto.

Il Cremlino precisa sibillino: la Russia prevede l'uso di armi nucleari «solo in caso di minaccia alla sua stessa esistenza». Ma come ha spiegato al New York Times Ulrich Kühn, esperto di armi nucleari dell'Università di Amburgo: «L'opzione sta diventando una possibilità. Le chance che sia utilizzata sono basse ma in aumento». Per Kühn è possibile che la Russia cominci sferrando un attacco nucleare contro un'area disabitata invece che contro le truppe ucraine, anche solo per mandare un segnale. Mosca non sfodererebbe una bomba atomica potente come quella su Hiroshima o Nagasaki ma piccoli ordigni nucleari che non sono neppure regolati da un trattato sugli armamenti. E l'uso del cosiddetto «nucleare tattico» potrebbe dare il via a una nuova fase del conflitto. Perché si tratterebbe di mettere in azione missili balistici la cui potenza sarebbe un terzo di quella usata contro il Giappone durante la Seconda Guerra mondiale ma pur sempre capace di uccidere o ferire mezzo milione di persone con una sola azione. La Russia ne possiederebbe almeno 2mila, secondo quanto riferito al Nyt da Hans M. Kristensen, direttore del Nuclear Information Project dell'organizzazione Federation of American Scientists. Degli Stati Uniti, si sa invece che ce ne sono un centinaio in Europa, anche a causa delle resistenze dell'opinione pubblica al dispiegamento di armi e delle diatribe politiche interne ai Paesi europei.

Il generale Scott Berrier, il direttore dell'Agenzia militare americana di intelligence per l'estero, è stato chiaro di fronte alla Commissione per i Servizi armati della Camera: è probabile che Mosca «farà sempre più affidamento sul suo deterrente nucleare per intimidire l'Occidente e dare una prova di forza». E al centro del suo arsenale c'è Iskander-M, il sistema balistico ad alta precisione, con capacità nucleare, schierato per la prima volta nel 2005. Le immagini satellitari provano che Mosca, prima della guerra in Ucraina, aveva già dispiegato alcune batterie in Bielorussia e a est, in territorio russo. Ma non c'è certezza che siano state armate con testate nucleari. Il timore - lo spiega Nikolai Sokov, ex diplomatico russo che ha negoziato trattati sul controllo degli armamenti in epoca sovietica - è che testate nucleari possano essere posizionate anche sui missili da crociera, che percorrono traiettorie guidate. Le armi a bassa quota, lanciate da aerei, da navi o da terra, possono sfuggire ai radar nemici. «E dall'interno del territorio russo - avverte Sokov - possono raggiungere tutta l'Europa».

È la paura estrema, che si aggiunge ai timori di un conflitto con armi non convenzionali. Mosca parla di «insinuazioni maligne»: «Non abbiamo armi chimiche e biologiche». Ma Joe Biden, arrivato in Europa, affronterà l'allarme al vertice Nato di domani e nell'incontro in Polonia con il presidente Andrzej Duda. D'altra parte una simulazione dell'Università di Princeton immagina un colpo di avvertimento nucleare sparato da Mosca, con la Nato che risponde con un piccolo attacco.

La guerra che ne segue provoca oltre 90 milioni di vittime in poche ore.

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