Lampade Uv. In ospedale 108 persone intossicate

Lampade Uv. In ospedale 108 persone intossicate

Erano andate in hotel per rilassarsi. C'è mancato poco che il sogno si trasformasse in incubo. Ma alla fine tutto si è risolto con un brutto ricordo: sono state infatti tutte dimesse le 108 persone che sabato notte sono arrivate all'ospedale Maggiore di Parma accusando bruciore agli occhi e arrossamento della cute.

Si tratta degli ospiti dell'hotel Terme di Monticelli che hanno partecipato ad una festa nella palestra messa a loro disposizione e che, a partire dall'ora di cena di sabato 24 febbraio, avevano iniziato ad avvertire tutti gli stessi sintomi. Nella notte di sabato è dunque scattata la chiamata al medico reperibile dell'Igiene pubblica dell'Ausl.

Domenica mattina, il medico e il tecnico della prevenzione del servizio Igiene e sanità pubblica dell'Ausl hanno svolto un sopralluogo nella palestra, dove hanno raccolto informazioni, scattato fotografie e hanno redatto e consegnato il verbale. Non è stata rilevata nessuna violazione di norma, né sono state segnalate contestazioni ai titolari dell'hotel.

Le lampade Uv (a ultra violetti) ai soffitti della palestra, spiega l'azienda sanitaria locale, sono le responsabili dei fastidi a occhi e pelle degli ospiti dell'albergo: la prolungata esposizione alla loro luce ha causato i disturbi.

«In realtà - spiega Repubblica.it - queste lampade sono utilizzate dal personale della struttura per la disinfezione dei locali, pratica regolare se eseguita nei tempi e con le modalità corrette.

Il problema è sorto quando queste luci sono state accese e utilizzate come normali lampade da illuminazione, nonostante gli interruttori fossero all'interno di un quadro elettrico chiuso posto al di sopra degli interruttori della luce e nonostante le stesse emanassero una luce particolare, fluorescente».

Le 108 persone coinvolte che si sono presentate all'ospedale Maggiore sono state visitate nei ambulatori di oculistica e sono state dimesse con prognosi lieve, mediamente dai 2 ai 5 giorni

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