Guerra in Ucraina

L'atto d'accusa di Washington. "È Putin che ha dato l'ordine di brutalizzare i civili ucraini"

C'era un piano dei "più alti livelli" del Cremlino, fino a Vladimir Putin, per "prendere di mira" i civili in Ucraina

L'atto d'accusa di Washington. "È Putin che ha dato l'ordine di brutalizzare i civili ucraini"

C'era un piano dei «più alti livelli» del Cremlino, fino a Vladimir Putin, per «prendere di mira» i civili in Ucraina. Gli 007 Usa infatti, secondo il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, hanno scoperto che «la questione dei crimini di guerra e delle atrocità commesse in Ucraina ricade sul presidente russo». «Prima dell'inizio del conflitto abbiamo detto che esisteva un piano dei più alti livelli del governo russo per prendere di mira i civili che si oppongono all'invasione, brutalizzarli, terrorizzarli e soggiogarli. È qualcosa che è stato pianificato», ha spiegato Sullivan in un'intervista alla Abc, precisando che le immagini delle vittime di Bucha e di altre città sono «tragiche, orribili, scioccanti, ma non sorprendono».

A suo parere anche la frustrazione tra le truppe di Mosca può contribuire alla violenza contro i civili, poiché i soldati credevano che avrebbero «ottenuto una gloriosa vittoria e sarebbero arrivati nella capitale Kiev senza alcuna opposizione». In ogni caso, ha tenuto a precisare, la colpa in generale delle atrocità su larga scala in Ucraina è del Cremlino e di Putin. La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki, da parte sua, ha parlato del cambio della leadership militare dei russi, sottolineando come la decisione di mettere al comando un generale responsabile delle «atrocità che abbiamo visto in Siria» indica che in Ucraina la distruzione e la morte «continueranno». Il generale Alexander Dvornikov è un veterano pluridecorato, insignito nel 2015 del titolo di «Eroe della Federazione Russa», ed è colui che ha guidato l'intervento militare di Mosca nel Paese mediorientale. La sua nomina, ha continuato Psaki, «dimostra che ci sarà una prosecuzione di quello che abbiamo già visto sul terreno». Anche se per Sullivan, «qualsiasi nomina non può nascondere il fallimento strategico della Russia».

Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa ha poi ribadito che per ora Joe Biden non ha in programma di andare a Kiev. Oggi, invece, il presidente americano ha in programma un incontro in formato virtuale con il premier indiano Narendra Modi. Un appuntamento che al centro avrà vari temi, fa sapere la Casa Bianca, dal Covid all'emergenza climatica, ma che rappresenta pure un'occasione per il Comandante in Capo di continuare le «consultazioni sulle conseguenze della brutale guerra della Russia in Ucraina». Sul fronte militare, invece, il consigliere per la sicurezza nazionale ha spiegato che gli Stati Uniti stanno lavorando a un piano per fornire più armi a Kiev, oltre alla possibilità di addestrare gli ucraini fuori dai loro confini nazionali. «Continueremo a fare il possibile per consentire all'Ucraina di difendersi e avere la posizione più forte possibile sul campo di battaglia oltre che al tavolo delle trattative», ha detto Sullivan. «Abbiamo visto atrocità, crimini di guerra e immagini scioccanti da Bucha a Kramatorsk. È nostra responsabilità come Stati Uniti e come comunità internazionale fornire armi e assistenza militare all'Ucraina in modo che abbia gli strumenti per battersi. Questo è quello che stiamo facendo, e questo è quello che faremo con gli alleati e i partner», ha continuato. Ribadendo come «il nostro lavoro è assicurare che gli ucraini siano nella posizione di resistere all'avanzata» dei russi.

Intanto Londra ha inviato 120 veicoli blindati e missili anti-nave per la lotta contro la campagna russa e il leader di Kiev Volodymyr Zelensky ha scritto via Twitter che il Canada si è impegnato a fornire aiuti al suo Paese una cifra pari a 500 milioni di dollari Usa per le spese della difesa e un miliardo di dollari canadesi in assistenza finanziaria.

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