Cultura e Spettacoli

L'attrice della Scientifica? Morta come nella serie tv

Lisa Sheridan, 44 anni, protagonista della serie Csi, trovata senza vita in casa. Indizi: nessuno

L'attrice della Scientifica? Morta come nella serie tv

È morta Kathleen Newberry, al secolo Lisa Sheridan. Aveva 44 anni. Era nata in Georgia, a Macon, il cinque di dicembre del Settentaquattro. Di mestiere era un'attrice, si era diplomata alla Carnagie Mellon School in arte drammatica di Pittsburg per debuttare in scena sul finire degli anni '90 nella serie «Step by step», dopo la quale ebbe il primo ruolo da star interpretando Chloe Tanner nella serie «Freaky Links». Il suo debutto sul grande schermo, nel film «Beat», fu l'occasione per conoscere Ron Livingston, protagonista di Sex and the City, al quale era stata legata sentimentalmente. Apparve in più di trenta serie tv incluse Halt and Catch Fire, Invasion, Csi.Ny, The mentalist, The 4400, Without Trace, Diagnosis: Murder e un eco thriller indipendente Strange Nature.

Con il nome d'arte di Kathleen Newberry aveva interpretato un ruolo della sesta serie di Csi Miami, nell'episodio il Figlio (the dangerous son). Il suo corpo senza vita è stato trovato lunedì mattina, nella sua casa di New Orleans. Non si conoscono ancora i motivi del decesso, suicidio, omicidio, morte accidentale. La polizia brancola nel buio, si usa dire e scrivere così ma il caso diventa paradossale perchè, infatti, Lisa faceva parte della squadra di investigatori più famosi d'America e non soltanto, quelli di CSI, acronimo di Crime Scene Investigation. Trattasi di una fiction che raccoglie milioni di fans in ogni parte del mondo, però stavolta è cronaca vera e nera, nessun romanzo, nessuna invenzione spettacolare.

Si attendono gli esiti della ispezione del medico legale, l'esame autoptico deve accertare le cause esatte della morte. I familiari di Lisa sono decisi e sicuri nell'escludere il suicidio, mentre il regista degli episodi di Csi, Michael Dunaway, ha rivelato che, negli ultimi tempi. Lisa accusasse turbamenti, depressione e malesseri psicologici che denunciavano uno stato di crisi e di sofferenza. Resta paradossale che, a quarantott'ore dalla morte, le indagini non abbiano ancora chiarito quello che è accaduto nella dimora di Lisa a New Orleans, nella prima mattina di lunedì. Non ci sono Horatio Caine, Eric Delko, non c'è il sergente Frank Tripp e nemmeno il detective Jake Berkeley, non ci sono sceriffi e schizzi di sangue sul pavimento o sulle pareti, non ci sono bossoli, proiettili o impronte digitali che possano smascherare l'eventuale assassino, nemmeno vetri infranti o segni di effrazione della porta d'ingresso, insomma viene a mancare il repertorio che serve a confezionare gli episodi di CSI, dovunque essi si svolgano, nella abbagliante e lussuriosa Miami o nella più cupa e grigia New York o nella Las Vegas dale mille luci, là dove agli inquirenti del serial televisivo basta una settimana per risalire e individuare il Dna di ignoto X, oppure serve disegnare sul computer la traiettoria di un proiettile per definire l'esatta balistica che serve a riconoscere e incastrare il colpevole,addirittura la sua altezza, il suo peso.

La realtà è ben diversa anche negli States, la morte di Lisa resta un mistero per gli amici, i parenti e i suoi compagni di avventura sui set televisivi e cinematografici. Lisa ha un cognome assai popolare in Italia, Sheridan, come Ezechiele, il tenente detective capo della sezione omicidi della polizia di San Francisco, interpretato da Ubaldo Lay, nei meravigliosi sceneggiati tv della Rai, agli inizi degli anni '60.

Il nostro Sheridan se ne andò a 67 anni, colpito da emorragia cerebrale, mentre era a cena con gli amici.

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