Con l'auto sui mercatini di Natale: contro di lui l'accusa di strage

Il 27enne ubriaco e drogato: «Dovevo ammazzarne di più»

Cristina Bassi

«Ne dovevo ammazzare di più»: questo il delirio di Michele Bordoni al momento dell'arresto. Il 27enne sabato pomeriggio è piombato a tutta velocità con la propria auto sui mercatini di Natale nel centro di Sondrio. Ha travolto i pedoni, ferendone quattro, di cui una in modo grave. Il fatto che, come è emerso dalla ricostruzione di quei minuti di terrore, avrebbe voluto uccidere «indifferentemente una pluralità di persone» gli costa ora l'accusa di strage. Il procuratore Claudio Gittardi e il pm Stefano Latorre hanno riformulato l'iniziale ipotesi di reato di tentato omicidio plurimo in una più grave. Bordoni nel frattempo è stato dimesso dall'ospedale e si trova nel carcere di Sondrio. All'accusa di strage, con cui la Procura chiederà al gip la convalida dell'arresto del giovane e il carcere, si aggiungono quelle di resistenza e lesioni aggravate nei confronti di un agente.

Alla guida della sua Toyota Yaris Bordoni si è lanciato sulla folla. Erano le 14.30 di sabato.

Nella centralissima piazza Garibaldi c'erano le bancarelle delle feste e la pista di pattinaggio su ghiaccio. Nel panico generale si è temuto il peggio: un attentato terroristico simile a quello che un anno fa a Berlino causò 12 vittime. Poco dopo però è stato chiaro che il ragazzo era ubriaco e sotto l'effetto di cannabis.

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