Lavoro "in leasing" per aggirare il Decreto dignità

Assunti dalle agenzie interinali per lavorare nelle stesse aziende che li hanno licenziati

Lavoro "in leasing" per aggirare il Decreto dignità

C'è un rovescio della medaglia nell'aumento dei contratti a tempo indeterminato sventolato dal M5s come un successo del decreto dignità. Dietro agli effetti di stabilizzazione del decreto, c'è infatti un fenomeno in aumento, che sfugge ai dati ufficiali ma che viene confermato da sindacati e aziende. Si chiama staff leasing, e avrebbe avuto, secondo i sindacati, un'impennata proprio in coincidenza con l'entrata in vigore della norma voluta dal ministro Luigi Di Maio. Nuovi dipendenti sì, a tempo indeterminato sì, ma non assunti dalle aziende che dovrebbero stabilizzare i loro precari. In Veneto dietro al boom degli indeterminati ci sarebbero - come ha rilevato il Corriere del Veneto - neoassunti dalle agenzie interinali. Secondo gli esperti in base ai dati fornito da Veneto Lavoro, tra i 30mila contratti indeterminati in più nel 2018, molti sarebbero assunzioni finalizzate allo staff leasing.

Funziona così: le società di somministrazione per aiutare i clienti ad aggirare il tetto dei 24 mesi imposti dal decreto dignità, assumono loro stesse dipendenti da «prestare» poi alle imprese. Ma solo fino a quando queste ne avranno bisogno. In caso di crisi, infatti, il leasing cessa senza alcuna difficoltà. Quanto ai dipendenti, l'escamotage offre una prospettiva più stabile seppur precaria che sconta una disparità di diritti sindacali, come per esempio la possibilità di partecipare alle assemblee ma non di votare.

Christian Ferrari, segretario generale della Cgil del Veneto, ci vede però «una pratica opportunistica che deresponsabilizza l'impresa, fatta per chi si ostina a non assumere». Non è forse un caso che nelle società di somministrazione si prevedano, nel 2019, 50mila posizioni in più rispetto alle 40mila dello scorso anno, per il 75% in Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Per l'azienda i vantaggi sono numerosi.

Se volesse assumere un dipendente che lavora da quattro anni in staff leasing, potrebbe inquadrarlo a tempo determinato ancora per 12 mesi: in questo caso «i quattro anni precedenti, ai fini del limite posto dal decreto dignità, valgono solo per uno», spiegano dalla Cisl. L'aumento dei contratti interinali è «il prevedibile fenomeno deteriore del decreto Dignità - afferma l'assessore regionale alle Politiche dell'occupazione, Elena Donazzan - Preferisco di gran lunga gli imprenditori che hanno trasformato le assunzioni a termine in rapporti definitivi anche perché vedo nel ricorso alle agenzie per il lavoro una incapacità di programmazione. Avevo comunque profetizzato che la nuova legge, demonizzando i contratti di somministrazione, avrebbe messo in difficoltà le agenzie interinali».

Già, perché pur di garantire una via d'uscita alle aziende, si espongono con assunzioni che in caso di crisi di mercato

provocherebbero un cortocircuito occupazionale. Le agenzie si ritroverebbero in carico migliaia di assunti. Non a caso lo staff leasing era finito nel mirino dello stesso Di Maio, che voleva abolirlo proprio col suo decreto.

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