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Il leader delle Sardine vuole mandare Salvini a processo

Mattia Santori sul caso Gregoretti: "Salvini deve essere giudicato dalla magistratura. Ha detto che non vede l'ora di andare a processo, allora vada"

Il leader delle Sardine vuole mandare Salvini a processo

Mattia Santori, uno dei leader del movimento delle Sardine non molla. Vuole che Matteo Salvini vada a processo per il caso Gregoretti. Lo ha ribadito oggi, dopo l'incontro di questo pomeriggio con il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano: "È giusto che Salvini vada a processo- ha detto-poi decidano i giudici".

Ma non è la prima volta che Santori invoca il processo contro il leader della Lega, per il caso della nave Gregoretti. La vicenda riguarda la decisione del leader del Caroccio di bloccare, nel luglio 2019, in qualità di ministro dell'Interno, la nave carica di migranti. Per diversi giorni, all'imbarcazione non era stato permesso di far sbarcare gli oltre 130 migranti a bordo. Già a dicembre, la sardina aveva detto: "personalmente voterei sì al processo per Matteo Salvini".

Anche oggi, Santori ha espresso la volontà di mandare Salvini al processo, parlando ai giornalisti dopo un incontro a palazzo Chigi: "Secondo me il Parmaneto deve autorizzare che la magistratura faccia il suo percorso- ha detto- non deve essere il parlamento a scegliere, ma la magistratura". Infine, ha aggiunto: "Salvini ha detto che non vede l'ora di andare al processo e quindi che vada al processo e scopriremo quali sono le responsabilità" . Le sardine sono "favorevoli che il Senato autorizzi i giudici, poi si deciderà nel processo, come succede per tutti i cittadini".

Ma, a detta di Santori, il vero problema non sarebbe tanto il caso Gregoretti, ma i decreti sicurezza. Il caso Gregoretti, infatti, sarebbe "la punta dell'iceberg di un problema molto più grosso, che sono i decreti sicurezza, di cui si salva niente".

E riferisce che, nell'incontro di oggi con Provenzano, al centro c'erano integrazione e accoglienza: "Oggi si è parlato del modello di Riace, di integrazione e di quanto l'accoglienza e l'inclusione possano essere un'opportunità", ha detto la sardine ai giornalisti. Infine, aggiunge: "In questo i decreti non hanno fatto niente, anzi hanno fatto danni".

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