L'effetto Draghi sulle vaccinazioni: boom di richieste "Servono più dosi"

Prenotazioni raddoppiate in Piemonte, 50mila in Lombardia e portale in tilt nel Lazio. Ma è corsa in tutto il Paese. Figliuolo: "Fino a +200%". Il nodo forniture. Le Regioni: "Abbiamo bisogno di fiale"

L'effetto Draghi sulle vaccinazioni: boom di richieste "Servono più dosi"

L'imminente green pass e le parole di Mario Draghi alla nazione, dirompenti, incisive, drammatiche, hanno smosso le acque di una campagna vaccinale estiva che sembrava stagnare sul fronte delle prenotazioni di prime dosi. E stando ai numeri complessivi di raddoppio delle prenotazioni lungo tutto lo Stivale, ieri si sarebbe potuto arrivare al milione di dosi da somministrare, meta ideale del commissario straordinario Figliuolo. «Abbiamo registrato un boom di prenotazioni che vanno dal +15 al +200% in base alle Regioni», ha fatto sapere ieri il commissario. Comunque sia, in molti hub c'è l'ingresso libero senza prenotazione ed è ancora presto per tirare le somme. Una cosa è certa: il rischio di essere tagliati fuori dalla vita sociale ha colpito nel segno. Ed è ripartita la corsa alla vaccinazione, soprattutto tra i giovani. Persino in Calabria si segnala un timido segnale di ripresa, in un territorio dove pochi avvertono ancora il timore delle incombenti limitazioni complici il caldo e le attività svolte sempre all'aperto.
Va decisamente meglio in Sardegna dove l'asticella ieri si è innalzata di alcune migliaia di prenotazioni in più (oltre 6000 rispetto alle 900 dell'11 luglio). E in Sicilia si parla di rinascita. «Sembra di essere ritornati ad aprile», dicono dal principale hub di Palermo dove le prenotazioni sono salite dal 5 al 30%. In Basilicata, proprio ieri la media dell'ultima settimana è raddoppiata (da 3500 a oltre 6000 prenotazioni). Ma i tempi di reazione sono assai più energici al centro Nord. Il mix di Draghi e green pass ha fatto bingo. Prendiamo il Veneto che è passato in poche ore da 7mila a 20mila prenotazioni. Un balzo che fa esclamare a Luca Zaia: «C'è l'assalto alla diligenza per vaccinarsi». Ma poi il governatore si domanda: «Ma a questo punto ai cittadini siamo in grado di garatire i vaccini? A me sembra di no, noi ne possiamo garantire un tot al giorno». Richiesta analoga dal Piemonte. «A poche ore dalle decisioni del Governo in materia, le prenotazioni sono raddoppiate», dice il governatore Alberto Cirio dalle diecimila alle ventimila nelle ultime ore. E dunque «è fondamentale un incremento delle dotazioni».
Anche in Friuli Venezia Giulia, terra di confine e di diffidenti al vaccino, Massimiliano Fedriga conferma l'effetto green pass: «La media è passata dalle 1.490 alle 3.500». Situazione analoga in Emilia Romagna, con le prenotazioni balzate a 3.500 al giorno, cifre simile anche nelle Marche. Si impennano anche in Campania le adesioni dei cittadini al portale per la somministrazione della prima dose del vaccino: da una media di 4-5.000 adesioni al giorno, alle 8.000 di nuovi prenotati già alle tre del pomeriggio. Da 800 a 1.700 l'aumento registrato in un solo in un giorno anche in Abruzzo e aumentano del 10% in 24 ore in Puglia. In Toscana, oltre 4.000 over-60, in precedenza titubanti, hanno prenotato la prima dose sul portale online e numerose persone si sono rivolte alle farmacie di quartiere. Bene anche il Lombardia dove 62mila seicentosei cittadini hanno fissato la prima dose, un aumento di più di 42mila unità rispetto a mercoledì 21 luglio e superando largamente la media di 15 mila della prima parte di luglio. Colpisce anche la reattività del Lazio, il cui portale delle prenotazioni è andato in tilt. «Oltre 38 mila nuove prenotazioni per il vaccino», chiarisce l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato. E Nicola Zingaretti, rincara la dose con i ringraziamenti a Draghi.

Timidi segnali di cambiamento anche in Calabria dove nei hub in cui a volte c'erano zero registrarti al giorno, ora i prenotati sono a due cifre (ancora pochi). Solo in un piccolo centro dove il Covid si fa sentire come a Terranova di Sibari sono piovute 600 richieste in tre ore. Ma lì è zona rossa.

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