La Lega nel mirino degli anarchici, ecco il dossier del Viminale

Dall'inizio del 2019, secondo un dossier del Viminale, sono stati 60 gli atti "intimidatori" nei confronti della Lega certificati dalle forze dell'ordini, che si aggiungono ad altri 66 degni d'attenzione

La Lega nel mirino degli anarchici, ecco il dossier del Viminale

La Lega sempre più vittima degli attacchi degli anarchici. Dall'inizio del 2019, secondo un dossier del Viminale, sono stati 60 gli atti "intimidatori" certificati dalle forze dell'ordine, che si aggiungono ad altri 66 degni d'attenzione.

Il bersaglio preferito è ovviamente Matteo Salvini vittima di più di 100 attacchi intimidatori solo nel secondo semestre dell'anno scorso. Il ministro dell'Interno viene rappresentato come Hitler o di cui si bruciano in piazza i manichini con l'effige del suo volto. Non si contano ormai più i muri imbrattati con scritte del tipo "Salvini muori male" (a Parma lo scorso febbraio) e "Salvini terrorista" (il 4 marzo a Pisa) oppure striscioni come "Non sparare a salve, spara a Salvini" (comparso a Milano il 24 gennaio scorso) e "Salvini muori (a Modena il 25 aprile). Tutti atti che, come spiega Libero, portano la stessa firma: gli antagonisti di sinistra che, sempre secondo i dati del Viminale, hanno preso di mira anche vari esponenti leghisti e molte sefi di partito. Nel 2018 sono stati 138 gli atti intimidatori con esponenti locali, ministri o semplici parlamentari del Carroccio, di cui ben 28 in Lombardia. Gli altri perlopiù in Emilia Romagna (17) e Trentino Alto Adige (16).

Le sedi di partito prese di mira sono state 38 e tra queste ricordiamo quella del quartiere Prati a Roma contro cui è stata lanciata una bomba molotov. Poi c'è stato l' imbrattamento del comitato elettorale di Giacomo Stucchi, ex parlamentare candidato a sindaco di Bergamo.

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