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Addio alla "Lega Nord": ecco cosa cambia dal 2020

Nel 2020 partirà ufficialmente la nuova Lega sovranista di Matteo Salvini. Un percorso avviato sei anni fa con l’elezione dell’ex ministro dell’Interno e segretario della Lega Nord al posto di Roberto Maroni

Addio alla "Lega Nord": ecco cosa cambia dal 2020

Nel 2020 partirà ufficialmente la nuova Lega sovranista di Matteo Salvini. Un percorso avviato sei anni fa con l’elezione dell’ex ministro dell’Interno e segretario della Lega Nord al posto di Roberto Maroni.

Il 21 dicembre prossimo il Congresso darà il suo ok definitivo alle modifiche dello statuto della Lega Nord 'per l'indipendenza della Padania’ che così, di fatto, andrà in soffitta, lasciando spazio soltanto alla 'Lega per Salvini premier', nata a dicembre del 2017. Il leader vuole tutti i militanti in un unico soggetto politico, il suo. Da una parte c’è la necessità di restare uniti e compatti per vincere in Emilia, come ha fatto intendere nel suo discorso pronunciato durante il Consiglio federale di lunedì scorso nel corso del quale il fondatore Umberto Bossi, seppur convalescente, ha ammonito:"Non si pensi di uccidere la Lega Nord, non lo si faccia”. "Non succederà questo, non finisce nulla, la Lega vive", lo ha rassicurato Salvini. Una cosa è certa: la Lega Nord, a partire dal nuovo anno, non avrà né dirigenti né iscritti. "Io avrei preferito che il partito della Lega fosse rimasto in mano ai leghisti", dice all’AdnKronos Gianni Fava, lo sfidante di Salvini alle primarie leghiste di sei anni fa e l’unico che si è detto contrario alle modifiche dello statuto della vecchia Lega.

In base all’articolo 33 del nuovo Statuto, gli iscritti alla vecchia Lega oggi potranno iscriversi anche ad altri partiti. È stata abrogata, infatti, la parte in cui si stabiliva che: "la qualifica di Associato Ordinario Militante è incompatibile con l'iscrizione o l'adesione a qualsiasi altro Partito o Movimento Politico, associazione segreta, occulta o massonica, a liste civiche non autorizzate". Una modifica sostanziale, fatta per agevolare il transito dei tesserati dalla vecchia Lega nordista e bossiana a quella nuova, sovranista e salviniana. Sempre all’AdnKronos, Luigi Augussori, responsabile del tesseramento, ha spiegato che i dati aggiornati del tesseramento, compresi quelli degli associati sostenitori, si avranno solo a fine anno, “mentre circa 15mila sono quello con anzianità maggiore e diritti di voto nell'associazione", ossia i leghisti del Nord ancora affezionati alla Lega secessionista. Già ora sul sito della Lega Nord, nella pagina relativa al tesseramento si legge come "il tesseramento 2019 non è ancora attivo - vi invitiamo a non effettuare nessun tipo di versamento con tale scopo, sino a nuova comunicazione".

Ricordando come "le modalità per il rinnovo del tesseramento per l'anno 2019 verranno stabilite dal prossimo Consiglio Federale".

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