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Lega in piazza a Bibbiano. Ma le sardine resistono: adesso cercano lo scontro

Giovedì il Capitano in città. Il movimento ottiene di radunarsi in una zona limitrofa

Lega in piazza a Bibbiano. Ma le sardine resistono: adesso cercano lo scontro

«Mettere in difficoltà la questura» di Reggio Emilia: è questo a cui puntavano le Sardine per accaparrarsi il diritto di manifestare in piazza della Repubblica a Bibbiano, il prossimo 23 gennaio. La Lega aveva chiesto lo stesso spazio, ma si era trovata di fronte a una richiesta già avanzata per la stessa data dal leader del movimento Mattia Santori.

Che i componenti del nuovo fenomeno politico italiano filo Pd fossero dei provocatori già si sapeva, ma il messaggio che ieri è arrivato a diversi cittadini di Parma e Reggio Emilia, forse contattati perché presunti simpatizzanti, la dice lunga. «Grazie alle Sardine reggiane - hanno scritto nell'sms - siamo riusciti a soffiare la piazza di Bibbiano agli sciacalli leghisti. Ovviamente loro sono in para (paranoia, ndr) perché gli rompiamo e non poco le uova nel paniere e stanno facendo la figura dei cioccolatai perché hanno venti persone su una pagina Facebook, ma non sono in grado di prenotare le piazze prima di annunciarle. Ora, l'unico modo che hanno per salvare capra e cavoli è farci revocare la piazza dalla questura. Che però dovrà assumersi la responsabilità di questo gesto dopo che abbiamo dimostrato a tutta la stampa e tv che la piazza spetta a noi e che abbiamo i documenti che lo provano». Ed ecco che cosa intendono fare. «Per questo motivo - si legge ancora nel messaggio - abbiamo bisogno di voi perché l'evento su Facebook diventi virale entro domattina. Siamo a 1.000, dobbiamo arrivare a 5.000 per mettere in difficoltà la questura e farne un caso nazionale. Immaginate la faccia di Morisi (Luca Morisi, responsabile social di Salvini, ndr) quando scopre che non può mettere la sua ciliegina sulla torta degli orrori. Mettete parteciperò e condividete. Sembrano baggianate, ma credetemi che è molto più che utile».

Gli organizzatori sono Giulia Sarcone e Youness Warhou, informatico 25enne iscritto al Pd, di origini marocchine, che non ha però la cittadinanza italiana e che ha l'ispirazione di buttarsi in politica. Come tutti coloro che fanno parte di questo movimento, che non fa mistero di strizzare l'occhio alla sinistra. Alla fine la Lega l'ha spuntata e alle Sardine andrà piazza Libero Grassi.

Domani sera, «poiché per le Sardine la priorità è rispettare il volere dei cittadini - spiegano - ci sarà un'assemblea pubblica con gli abitanti di Bibbiano, Comune al centro dell'inchiesta Angeli e Demoni, durante la quale si discuterà se andare avanti o meno con la manifestazione, che ha già raccolto oltre 7mila adesioni su Facebook». «La Bestia è riuscita di nuovo a strumentalizzare - commenta il movimento dopo l'incontro con la Questura - I cittadini di Bibbiano avevano chiesto di non fare nulla», nessun comizio, «e noi avevamo domandato a Salvini di rinunciare, ma lui ha detto no. Dice sempre prima gli italiani, così smentisce se stesso».

Il tutto mentre sui social le Sardine continuano a diffondere il loro odio contro chi non la pensa come loro. «Polli», «sciacalli», «barbari» sono solo alcuni degli appellativi con cui gli esponenti del movimento di sinistra definiscono i leghisti.

La loro strategia per imporre la «democrazia» è anche questo.

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