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La Lega teme "accerchiamento" dei pm su Salvini. Spuntano altre accuse: "Si voterà nel 2019"

I dubbi nella Lega per "l'accerchiamento" giudiziario attorno a Salvini: "Volenti o nolenti si andrà a votare entro il 2019"

La Lega teme "accerchiamento" dei pm su Salvini. Spuntano altre accuse: "Si voterà nel 2019"

A preoccupare le fila della Lega non c’è solo la sentenza del tribunale del Riesame di mercoledì, quando i giudici genovesi dovranno decidere se confermare quanto deciso sul sequestro dei fondi e dunque “decretare” de facto la chiusura del partito (Giorgetti dixit).

Secondo quanto scrive La Stampa in un retroscena, infatti, l’affaire fondi e l’indagine della procura di Agrigento per il caso Diciotti non sono gli unici due procedimenti che potrebbero “accerchiare” il leader Salvini. Ecco: quello che preoccupa sarebbe proprio questo “accerchiamento” giudiziario. Il ministro dell’Interno, oltre a essere iscritto nel registro degli indagati sulla Diciotti potrebbe finirci anche – scrive La Stampa - “per il caso del trasferimento di tre milioni dal Lussemburgo alla Sparkasse di Bolzano”. Anche questa volta a Genova.

Il leghista è tranquillo, dal punto di vista giudiziario. Ma sono i Cinque Stelle che – di fronte a un’altra indagine – non è detto che si comportino come fatto fino ad oggi. Per l’affaire fondi hanno detto che si trattava di magagne che riguardavano la “vecchia Lega”. Per la Diciotti hanno ribadito che si tratta di un atto dovuto, quindi per Di Maio il collega vicepremier può rimanere al suo posto. Ma se il prossimo “assalto” giudiziario non dovesse essere su una questione politica? Cosa accadrà?

Il fatto è che, sempre secondo quanto scrive La Stampa, ci sarebbe anche un altro punto da tenere in considerazione. La procura di Torino infatti starebbe attenendo una risposta sulla richiesta a procedere per l’accusa a vilipendio della magistratura, quella che il ministro definì “una schifezza”. Il tutto, scrive il quotidiano torinese, fa dire alcuni leghisti "volenti o nolenti si andrà a votare entro il 2019".

Quando? "prima o subito dopo le Europee del maggio 2019", sussurano fonti leghiste alla Stampa.

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