Matteo Salvini si dice pronto a valutare un'alternativa al sistema maggioritario per cui è stato chiesto un referendum abrogativo. Il via libera potrebbe arrivare anche per un proporzionale: "Può anche essere". Tuttavia devono essere presenti delle condizioni ben precise: "Adeguati sbarramenti e collegi adeguatamente disegnati". Il passo indietro da parte dell'ex ministro dell'Interno è arrivato poiché non si può "fermare tutto per otto mesi a dire no al proporzionale". L'importante è però che "la sera del voto si capisce chi governerà". Al momento è in gestazione anche il referendum sul taglio dei parlamentari, che potrebbe rappresentare un elemento per la caduta del governo: la Lega spera che "questo governo, se riesce, faccia la manovra e poi prenda atto che il Paese è fermo, in ostaggio". Anche perché c'è un dato di fatto che ha dell'incredibile: "Per la prima volta nella storia della Repubblica, c’è da discutere il bilancio e l’8 dicembre ancora non c’è nulla".
Il leader del Carroccio si è detto piuttosto preoccupato anche per quanto riguarda la politica estera: nello specifico la Libia, che "per noi era una priorità, per la sicurezza e l’immigrazione, ma anche per l’Eni e le altre aziende che ci lavorano", a suo giudizio ora "è stata regalata ai francesi e alla Turchia, sulla Cina mancano soltanto le genuflessioni e mi risulta che Israele sia piuttosto arrabbiato con noi". Il difetto dell'Italia è quello di "non essere concretamente amica". E perciò ha tuonato contro il "governo del rinvio", così definito: "È di sinistra, con riflessi condizionati di sinistra".
Centrodestra
Nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, l'ex vicepremier ha voluto tranquillizzare su un ipotetico clima teso all'interno del centrodestra in occasione delle candidature per le elezioni Regionali: "Il clima è assolutamente positivo. Ci sono solo alcuni litigi locali ampiamente superabili. I presidenti stanno lavorando bene tutti e il centrodestra è dato intorno, se non sopra, al 50%...". Allo stato attuale non vi sono ancora i nomi dei candidati perché l'intenzione è quella di indicarli tutti insieme: "Penso che chiuderemo entro sabato. L’obiettivo è chiudere tutto insieme. Poi, se qualche Regione avesse bisogno di una settimana in più, nessun dramma".
Se potesse scegliere, Salvini preferirebbe avere il candidato in Toscana: "Qui tutti danno la sfida per persa.
Allora vorrei la Toscana perché mi piacciono le sfide". Ma ha comunque tenuto a precisare: "L’importante è mandare a casa Emiliano e Rossi, e la Lega sarà la forza trainante sia in Puglia che in Toscana".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.