Legge Fornero, Berlusconi promette: "Sulle pensioni via ingiustizie"

Berlusconi: "Giornate dolorose per esclusioni dalle liste". Poi attacca il M5s: "Leader Ue preoccupati, coi grillini salto nel vuoto"

Legge Fornero, Berlusconi promette: "Sulle pensioni via ingiustizie"

"Sto bene, ho solo passato giornate molto impegnative e dolorose, direi, per le tante esclusioni che abbiamo dovuto fare nelle liste, e che francamente mi hanno molto stressato, ma riprenderò la campagna elettorale da lunedì in avanti". Silvio Berlusconi, in una intervista a Radio Radio, rassicura gli elettorali e punta il dito contro i grillini: "Gli italiani non sceglieranno di fare un salto nel vuoto votando i cinquestelle ma noi di Fi e del centrodestra".

Il pericolo dei grillini

Il leader azzurro dice di aver "trovato in Europa grande cordialità personale e vivo interesse per la situazione del nostro Paese" e rivela: "I leader europei sono davvero preoccupati per l'Italia ma non è certo la Lega a preoccuparli ma l'ipotesi che l'Italia cada in mano a una forza politica ribellista, pauperista e giustizialista come M5s. Io ho detto loro che comprendo bene ma ho detto anche che sono sicuro che il popolo italiano è saggio e responsabile e che nella cabina elettorale non si affiderà a un salto nel vuoto". Berlusconi poi rincara la dose: "I Cinquestelle dicono una cosa al giorno e cambiano sempre idea. Ho ricordato le vignette di Giovannino Guareschi, intitolate Contrordine compagni, che prendevano in giro i comunisti che, quando arrivavano gli ordini da Mosca, cambiavano idea. I Cinquestelle sono su questa lunghezza d'onda. Il programma? Sono contenuti devastanti per il nostro futuro, perché sono basati sull'invidia sociale e sull'odio che provano, perché nell'87% dei casi, riferendosi ai parlamentari, non hanno mai lavorato".

I rapporti col centrodestra

Quanto al rapporto con gli alleati di centrodestra Berlusconi assicura: "È assolutamente solido perché si fonda su 20 anni di battaglie comuni e condivisi, sull'esperienza di governo insieme e sul buon governo nelle Regioni in cui amministriamo insieme. La nostra non è un'alleanza improvvisata come altre. Siamo alleati, non siamo un partito unico, è naturale che ci siano delle differenze di linguaggio e di atteggiamento, ma abbiamo condiviso un programma che abbiamo approfondito, su cui siamo tutti impegnati. Non mi preoccupa il rapporto con gli alleati". E ancora: "Noi assicuriamo cinque anni di governo stabile, autorevole per fare ripartire la crescita. Il nostro sarà un governo davvero europeista e lavorerà con lealtà con i nostri amici alleati, tornando alle idee dei padri fondatori dell'Unione, con radici giudaico-cristiane e greco-romane".

"Via le ingiustizie sulle pensioni"

Poi sulle pensioni e sul dossier sulla legge Fornero Berlusconi promette: "Non mi appassiono alle parole azzerare, correggere. È un problema di tecnica legislativa che poi toccherà ai giuristi, a me interessa il risultato: eliminare le ingiustizie senza mettere in pericolo i conti. Non esiste una formula magica sulle pensioni, come sappiamo tutti. Sappiamo anche che occorre valutare con saggezza da un lato l'aumento della prospettiva di vita che implica che l'età per la pensione non sia più fissata a quella di un tempo per tutti, e dall'altro che alcuni lavori troppo faticosi per essere svolti a 67 anni. La legge Fornero ha cercato di affrontare questi problemi ma lo ha fatto in modo frettoloso, creando ingiustizie. Dunque una legge da azzerare, come dice qualcuno, o superare, come diciamo noi, nel senso di rimediare alle ingiustizie ma senza mettere in pericolo la sostenibilità economica del sistema pensionistico".

La Flat tax

La flat tax? "Si tratta di uno strumento di straordinaria efficacia per far ripartire la crescita come è successo con Kennedy e Reagan in America. Questo dimostra che un forte taglio della pressione fiscale, aumenta del 30% le entrate del Tesoro. Questa tassa sarà la prima risposta alle drammatiche di esigenze. È una cosa inaccettabile che un quarto dei cittadini italiani sia povero.

Chi dice che la flat tax serve solo ai ricchi, come sostengono i nostri competitor, dimostra di essere fermo alle ideologie stataliste del Novecento che sono fallite in tutto il mondo", spiega Berlusconi. Che poi aggiunge: "Punteremo tutto sulla crescita. Sarà anche urgente nel frattempo affrontare la disoccupazione con un provvedimento di emergenza per restituire un futuro sereno a tanti ragazzi".

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