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Pure la "virostar" Lopalco si candida nel Pd

Il partito di Speranza ha deciso di inserire la virostar nelle liste del Pd in Puglia per le politiche

Pure la "virostar" Lopalco si candida nel Pd

L’epidemiologo Pier Luigi Lopalco si candiderà alle elezioni politiche nelle liste del Partito Democratico. In un collegio della Puglia. La decisione è stata annunciata da Articolo 1, a cui il prof. Lopalco ha aderito dopo la brusca uscita dalla lista civica di Michele Emiliano. Il partito di D'Alema e Speranza infatti ha deciso di non presentarsi alle elezioni con una propria lista, ma di inserire i propri candidati nel listino bloccato del Partito Democratico che per l'occasione cambierà il suo simbolo in "democratici e progressisti". E tra questi ci sarà sppunyo il prof. Lopalco.

Era stato il primo tra le virostar a scendere in politica. Dapprima Michele Emiliano lo aveva nominato consulente covid appena scoppiò la pandemia. Dopo l’esperienza accanto al governatore, Lopalco forte di una grande visibilità mediatica, in tv ad ogni ora del giorno, decise di candidarsi alle elezioni regionali nella lista civica “Con Emiliano”.

Venne eletto con quasi 15 mila preferenze e da lì Emiliano lo nominò assessore regionale. Fu Lopalco a giustificare la decisione del governatore di lasciare i genitori pugliesi, unici in tutta Italia, liberi di portare o meno i bambini a scuola, dopo averle tenute chiuse più a lungo di tutti. Da Assessore alla Salute però Lopalco dovette mettere la sua firma su tante altre cose. Come la costruzione dell’ospedale covid in Fiera del Levante realizzato in deroga al codice degli appalti grazie allo stato di emergenza, con i costi interamente pubblici lievitati da 9 a 25 milioni di euro, che ha portato all’arresto del capo della protezione civile nominato da Michele Emiliano.

Poco prima che scoppiasse l’ennesimo dossier in mano alla procura sulla gestione della sanità della regione Puglia, Lopalco si è dimesso prima da assessore, poi dalla lista civica di Michele Emiliano, accusando pesantemente il governatore del Pd: “Ho lasciato la mia posizione di assessore - spiegò Lopalco - perché non me la sentivo di accettare scelte mosse da un atteggiamento populista. Ora lascio il gruppo Con perché non riesco davvero, neanche con la più grande buona volontà, ad accettare il trasformismo come una regola di governo. Populismo e trasformismo sono i mali della politica italiana che hanno allontanato sempre di più i cittadini dalla politica, minando le basi stesse della nostra democrazia. Capisco che il consenso sia importante per governare. Ma il consenso deve scaturire da azioni di buon governo. Non da continue manovre di Palazzo. La chiamano politica, ma è solo una imbarazzante e spregiudicata serie di manovre finalizzate ad aumentare la base elettorale. Avevo abbracciato l'idea del civismo come una opportunità per il cittadino di mettersi in gioco. La lista civica ha senso quando chi ha delle competenze le mette a disposizione della comunità anche al di fuori di uno schema rigido di partito. Ma le liste civiche non possono diventare il carrozzone su cui salire alla bisogna e, soprattutto, non possono esaurire il loro ruolo in quello di una spregiudicata macchina elettorale".

Subito dopo infatti aderì ad Articolo 1, partecipando al congresso alla presenza di Roberto Speranza. E fu all’ex ministro alla Salute che consegnò il suo messaggio: “Sono contento di essere qui – dichiarò Pier Luigi Lopalco sul palco di Articolo1 – perché in questi anni di impegno nelle istituzioni, mi sono accorto dell’esistenza di un virus che ha colpito la politica: quello del trasformismo, del qualunquismo, del protagonismo e della furbizia che non sono mai stati e mai saranno valori di sinistra. Vengo da una regione in cui, con la scusa di rompere il centrodestra, si stanno portando volta per volta pezzi del centrodestra nel governo e nei nuclei del potere regionale.

E poi ci si chiede perché le persone non vanno a votare? Da qui dobbiamo partire per far capire ai cittadini che non siamo tutti uguali”.

Ora sarà candidato nelle liste Pd che in Puglia vengono fatte da proprio da Michele Emiliano.

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