Lerner tutto in bianco pranzo light in trattoria

Che ci faceva Gad Lerner ( nella foto ) a Milano nella centralissima via Santa Marta? E chi era il commensale che ha mangiato con lui alla Trattoria Milanese? E di cosa avranno parlato? Di politica? Di televisione? Mistero. Quel che è certo è che l'ex direttore del Tg1 si è presentato nello storico ristorante meneghino con indosso il solito completo chiaro, mai chiaro come la bianchissima barba che ormai porta da mesi. L'estate deve avergli fatto benissimo, visto che Lerner era in formissima. Forse è anche merito della particolare dieta che sta osservando: il menù del pranzo era infatti morigerato: una paillard con carciofi con un quartino di rosso.

Ai bei tempi dei successi elettorali salvavano le apparenze, qualcuno li aveva persino simpaticamente ribattezzati Michi e Nichi e loro tutto sommato facevano sempre e comunque buon viso a cattivo gioco, anche se in realtà non è che si siano mai sopportati più di tanto. Ora l'ex sindaco di Bari Michele Emiliano, e il governatore Nichi Vendola ( nella foto ) hanno deciso di gettare la maschera e non se le mandano certo a dire. Dopo averlo punzecchiato sul gasdotto Tap che dovrebbe approdare nel Salento suscitando la scomposta reazione del rivale (che lo ha bollato come «ignorante in malafede») Emiliano – in corsa per la poltrona di governatore – torna ad attaccare Vendola via Twitter sull'alluvione nel Gargano: «Spero – cinguetta l'ex sindaco – che il presidente si rechi al più presto nel Gargano per verificare di persona i danni». La replica di Vendola non si fa attendere: «Spero che nessuno abbia voglia di fare sciacallaggio su argomenti delicati e drammatici».

A Venezia il Pd punta sulle donne per battere Luca Zaia alle Regionali. Dopo mesi di dibattiti il partito di Renzi ha detto «sì» alle primarie e a sfidarsi potrebbero essere tre candidate in gonnella, ossia le «solite note». In pole c'è Alessandra Moretti, anche lei contagiata dalla selfiemania mentre era in auto in viaggio verso la Festa dell'Unità ( nella foto ) anche per colpa del premier che ha fatto dell'autoscatto la sua ragione di vita. Le due outisider sono Simonetta Rubinato (che dovrà lavorare duro per colmare la mancanza di notorietà lontano dalla sua Treviso) e Laura Puppato, che può contare sulla rete costruita in occasione delle primarie nazionali, anche se in molti non hanno digerito la scelta romana invece di una seggiola in Regione).

Zaia, eletto quattro anni fa con il 60% dei voti, è ovviamente pronto a ricandidarsi e non pare intimorito da quest'esercito di amazzoni. Le primarie dovrebbero svolgersi nel mese di novembre e tra le file leghista, è già partito lo sfottò: «Basta che non sia il 2 di novembre, il giorno dei morti». NaMur

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