L'esempio di Sassoli e l'Europa a misura d'uomo (perbene)

L'esempio di Sassoli e l'Europa a misura d'uomo (perbene)

È la prima volta che la morte di un protagonista della classe politica europea ha provocato ammirazione, apprezzamenti ed elogi ovunque in tutti gli Stati europei. Certo, altre volte l'Europa ha rimpianto uno dei suoi protagonisti, ma in quanto importante politico di una nazione europea. Nel caso di David Sassoli invece è stato rimpianto ed elogiato un politico noto come europeo, che ha svolto una funzione che riguardava l'intera Europa. Tutti l'hanno elogiato come uomo buono, onesto, equilibrato, imparziale, generoso e gentile. Un lungo elenco di qualità umane, al punto che qualcuno potrebbe dire che lui in Europa è stato un modello politico ideale.

Ciò che però mi ha molto colpito è che non è stato sottolineato l'importanza fondamentale del ruolo egli ha avuto come presidente del Parlamento europeo. Noi quando parliamo dell'Europa ci dimentichiamo sempre del Parlamento. Parliamo del presidente della Commissione, dei commissari, dei grandi leader politici nazionali eppure il Parlamento è l'unico organo europeo eletto direttamente dai cittadini, mentre il consiglio d'Europa la Commissione e i burocrati non lo sono. In questo periodo di immense trasformazioni geopolitiche, con l'emergere di potenze come la Cina, il domino del mercato, il Covid, tutti gli europei hanno sentito la mancanza di una Europa potente e solidale, aspettando da lei da un intervento salutare. In realtà la politica europea è un po' cambiata, ha rinunciato a opprimere le singole economie dando spazio all'aiuto reciproco. Grazie all'immenso mostro burocratico che la governa di fatto la confederazione ha continuato ad andare avanti nel solito modo autoritario e dispotico, ma ha incominciato ad apparire anche la politica e con Sassuoli si e fatto avanti anche il Parlamento. Finalmente abbiamo visto il suo presidente apparire nelle riunioni europee più importanti. E ci siamo ricordati che il Parlamento è il fondamento di legittimità delle decisioni del Consiglio o della Commissione. Se un giorno vorremo ritornare al progetto di uno Stato federale che lasci grandissime libertà ai suoi Stati membri è al Parlamento che dobbiamo guardare. È al Parlamento a cui la gente guardava. Ed è per questo che ha pianto quando il suo presidente è morto. Perché rappresentava ciò che l' Europa avrebbe dovuto essere e forse un giorno sarà.

Non espressione di intrighi statali e di potenti burocrati, ma il ritorno alla democrazia, al voto, alle elezione dei propri rappresentanti. Per questo l'Europa è in lutto. Perché non è morta solo una persona perbene, è morto il presidente del suo Parlamento.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica