"Votare subito sarebbe un errore". Enrico Letta, intervistato dal Corriere della Sera, vede le elezioni anticipate come uno spauracchio. "Precipitarsi al voto - sottolinea - sarebbe sbagliato e incomprensibile. Daremmo all'Europa l'idea che l'Italia si arrovella ancora attorno a turbolenze e giochi politici e non riesce a terminare la normalità dei suoi cicli istituzionali".
Per Letta, il ritorno al proporzionale obbligherebbe di nuovo a governi di coalizione con alleanze che vengono decise solo dopo il voto. Un vero e proprio ritorno al passato. "Si parla di governo di coalizione, di patti di coalizione, ma il nostro problema è la grande frammentazione e torniamo come al gioco dell’oca - spiega - al punto di partenza. Cioé, a febbraio 2013, quando c’erano tre blocchi. Con l’aggiunta che il Pd ha un pezzo in meno e ora c’è anche Salvini, mentre nel 2013 c’era solo Forza Italia con Berlusconi".
Letta esclude anche ogni possibilità di tornare nell'agone politico:"Ho preso l'impegno di lavorare con gli studenti, e non mi pare che in Italia ci sia un grande rimpianto per la mia assenza" e aggiunge:"Mi sono dimesso, ma il mio cuore sanguina quando vedo un centrosinistra diviso, in cui rancori e lotte personali rischiano di far vincere
Grillo, o far tornare Berlusconi, come Silvester Stallone in Rocky". Quanto a votare ancora per il Pd, "io non sono iscritto a nessun partito", rimarca Letta, "seguirò la campagna e farò le mie scelte".
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