
Dopo l'articolo de Il Giornale, che ha dato conto dei contenuti della proposta di Pasquale Tridico per il reddito di dignità, il sussidio pentastellato continua a infiammare la campagna elettorale in Calabria. In seguito alla mossa dell'ex presidente dell'Inps, a contrattaccare è il candidato del centrodestra Roberto Occhiuto. Il governatore uscente smonta l'idea del M5s in un video, pubblicato sui suoi social. Con tanto di "parere" dell'economista Marcello Minenna, già tecnico di area grillina, ora assessore al Bilancio in Regione Calabria, ex assessore al Comune di Roma durante la giunta di Virginia Raggi. Il reddito di dignità di Tridico? "Una sòla", dice Occhiuto. "Non ci sono fondi europei in Calabria in grado di sostenere questa misura", conferma Minenna. Intanto tiene ancora banco la polemica sulla candidatura, con Tridico, della filosofa Donatella Di Cesare, al centro delle critiche per le sue posizioni, tacciate di filo-putinismo, accusata di aver esaltato le Brigate Rosse.
Centrodestra e campo largo a trazione Cinque Stelle si fronteggiano sul reddito di dignità, cavallo di battaglia della campagna elettorale di Tridico. "Una grande grande sòla. Ma si può fare campagna elettorale in questo modo? Si può fare campagna elettorale prendendo in giro i ragazzi, i giovani, speculando sul bisogno, sulla sofferenza, sulla disperazione di chi non ha un lavoro?", va all'attacco Occhiuto. Che evidenzia le contraddizioni della proposta del campo largo. "Questi in dieci giorni hanno cambiato versione tre volte. Hanno cominciato dicendo: Faremo il reddito di cittadinanza. - spiega l'esponente di Forza Italia - poi qualcuno gli ha detto che il reddito di cittadinanza non si può fare a livello regionale. E allora hanno cambiato versione: Faremo il reddito di dignità".
Quindi tocca a Minenna smentire l'ipotesi della sostenibilità del Fondo sociale Europeo per il finanziamento della misura. "Presidente le cose non stanno in questi termini, non è come dicono. Da economista che ha anche lavorato peraltro con i Cinque Stelle, non ci sono fondi europei in Calabria in grado di sostenere questa misura di reddito che stanno presentando", mette in chiaro Minenna, in un filmato in cui si rivolge a Occhiuto. "Secondo me, presidente, devi dire ai calabresi come stanno le cose", conclude l'economista, già tecnico di riferimento del M5s. "Ma si possono prendere in giro i calabresi così?", sbotta il governatore uscente.
Pronta la replica di Tridico. "Occhiuto ed i suoi pseudo economisti dovrebbero studiare di più", ribatte. "Il futuro ex presidente, piuttosto - prosegue il candidato del campo largo - dovrebbe chiedere lumi al suo collega veneto Zaia che ha proposto, con le stesse mie motivazioni, 700 euro di reddito mensili ai lavoratori in difficoltà, mentre forse considera troppi i 500 euro che proponiamo noi", insiste il "padre" del Reddito di cittadinanza.
Intanto il professore calabrese incassa l'appoggio di un gruppo di accademici e intellettuali. Nell'elenco dei firmatari dell'appello ci sono, tra gli altri, lo scrittore Franco Arminio e i docenti Marco Revelli e Salvatore Settis. E c'è il giallo sulla firma di Federico Butera, illustre sociologo morto però a febbraio scorso. Secondo alcune testate locali si tratterebbe proprio di lui, ma non si può escludere che sia un altro professore, esperto di ambientalismo, quasi omonimo, che risponde al nome di Federico Maria Butera. E spunta l'ex ambasciatrice Elena Basile, accusata di avere posizioni filorusse. Stesse critiche rivolte a Donatella Di Cesare, candidata in lista a Reggio Calabria con il campo largo.
La docente, accusata di aver elogiato le Brigate rosse, viene difesa da Tridico, dopo che il centrodestra aveva chiesto il ritiro della sua candidatura. "Da FdI intimidazioni contro di lei", taglia corto il candidato del centrosinistra.