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Il via libera di Lega e Udc sul Cavaliere al Colle. E Mastella consiglia: si vince coi voti del Misto

Meloni: "Numeri complicati, il centrodestra si compatti su un piano B o C"

Il via libera di Lega e Udc sul Cavaliere al Colle. E Mastella consiglia: si vince coi voti del Misto

Roma. Il centrodestra, dall'assemblea dell'Udc, rilancia la corsa di Silvio Berlusconi verso il Quirinale. È Lorenzo Cesa, insieme ad Antonio De Poli, a organizzare un evento che ha tutto il sapore di una laboriosa operazione di cucitura, un attento serraggio di viti e bulloni della coalizione alla vigilia dello sprint finale verso l'elezione.

Cesa non nasconde certo le sue preferenze e il suo schema di gioco. Dopo un momento di commozione quando ricorda l'annus horribilis vissuto a livello personale, con il ricovero in terapia intensiva e la convivenza di alcuni mesi con l'accusa di aver favorito imprenditori legati alle cosche, poi rivelatasi del tutto infondata, il padrone di casa detta parole chiare: «Il centrodestra ha un candidato naturale: colui che ha inventato il centrodestra in Italia che si chiama Silvio Berlusconi. Ci auguriamo che possa farcela, sarebbe il primo presidente di centrodestra. Se non fosse possibile spetterebbe a lui individuare una personalità che possa raccogliere il più ampio consenso».

La precondizione per giocare la partita è però quella dell'unità. «Il centrodestra potrà incidere solo se si muoverà unito» aggiunge il presidente dell'Udc Antonio De Poli. «Come centrodestra solo se saremo compatti riusciremo a vincere le nostre battaglie politiche e a incidere nelle scelte fondamentali istituzionali, governative e amministrative della nostra meravigliosa Italia». Matteo Salvini non si tira indietro sulla questione Quirinale. «Ho già più un'idea, stiamo lavorando, coordinando e incontrando, ovviamente non ve lo racconto» ma «l'obiettivo è che ci sia un presidente equilibrato e quantomeno equidistante, senza tessera del Pd in tasca. Tutti hanno il diritto di proporsi e non è qualche benpensante a dire che Tizio o Caio vanno bene o male». Un pensiero che nel pomeriggio sviluppa ulteriormente aderendo alla campagna di Libero intitolata «no a chi vuole rubarci il Quirinale», lanciata come reazione all'iniziativa del Fatto chiamata «Berlusconi al Quirinale? No grazie». Per Fratelli d'Italia a sostituire Giorgia Meloni influenzata interviene Ignazio La Russa. «Ci auguriamo che Berlusconi possa farcela. Ma come nel Totocalcio non ci possiamo giocare l'1 secco, dobbiamo disporre di una doppia o una tripla, è importante per non andare in ordine sparso». Una convinzione fatta propria anche da Giorgia Meloni. «Fdi è pronta a sostenere la candidatura di Berlusconi, ma l'operazione non è facile sul piano dei numeri e il centrodestra deve essere compatto eventualmente anche sul piano B o sul piano C». Antonio Tajani si mantiene su posizioni prudenti: «Non c'è nessuna candidatura ufficiale di Berlusconi, il mio naturalmente è un auspicio. Berlusconi risponde con un sorriso quando lo sollecitiamo. Certamente non si potrà eleggere un capo dello Stato contro le posizioni del centrodestra». Chi da veterano della politica, vede uno spiraglio concreto è Clemente Mastella. «Berlusconi può farcela se riesce a recuperare voti nel gruppo misto» dice a Un giorno da pecora.

«Se mia moglie lo voterebbe? Se è candidato perché non dovrebbe votarlo?».

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