Coronavirus

Licenziamenti congelati per due mesi. Via gli obblighi del reddito di cittadinanza

Stanziamento da 5 miliardi per tutte le casse integrazione e stop alle uscite per "giustificato motivo oggettivo". Per il sussidio non servirà accettare lavori

Licenziamenti congelati per due mesi. Via gli obblighi del reddito di cittadinanza

C'è un'estensione della cassa integrazione senza precedenti, il congedo parentale e il bonus baby sitter che arriva a 1.000 euro per infermieri e medici che combattono in prima linea il coronavirus. Ma c'è anche il divieto di licenziare e la cancellazione temporanea dei (pochi) obblighi previsti per i percettori di reddito di cittadinanza. Motivo: non possono spostarsi e quindi non sono in grado di lavorare. Il decreto contiene come previsto diversi capitoli dedicati al lavoro, tipico e precario.

CIG PER TUTTI L'ultima bozza del decreto stanzia 5 miliardi di euro per finanziare la Cassa integrazione guadagni a quasi tutte le categorie. La durata dell'ammortizzatore sociale in versione estesa è di nove settimane. Circa 1,7 miliardi vanno alla cassa integrazione ordinaria, quindi per le imprese che si ritrovino a dovere interrompere l'attività a causa della pandemia, e per la trasformazione delle casse integrazioni straordinarie (quindi quelle relative a ristrutturazioni aziendali) in ordinarie. Ma la fetta più consistente, 3,3 miliardi, va alla cassa in deroga, quella che copre tutti i settori esclusi dall'ammortizzatore. Per alcune categorie escluse, come agricoltura e pesca, dovranno essere le regioni e i comuni a farsi carico di attivare la cassa. Non per tutti è andata bene però: il lavoro domestico non potrà usufruire della estensione dell'ammortizzatore sociale per eccellenza. Nei giorni scorsi i sindacati e le associazioni datoriali lo avevano chiesto.

SUSSIDIO SENZA OBBLIGHI Tra le novità spuntate ieri c'è la sospensione di quel poco di politiche attive per il lavoro che c'era nel reddito di cittadinanza. Sospesi gli obblighi per i percettori del sussidio di accettare posti di lavoro. Motivo, i precedenti decreti hanno limitato la libertà di movimento. Al termine delle misure emergenziali, gli obblighi torneranno in vigore.

SOSPESI I LICENZIAMENTI A partire dall'entrata in vigore del decreto i datori di lavoro non potranno recedere dal contratto di lavoro per «giustificato motivo oggettivo» per 60 giorni. In sostanza è escluso il licenziamento per motivi economici. Sospesa anche l'impugnazione dei licenziamenti individuali e collettivi.

CONGEDO PARENTALE Confermata la possibilità per i genitori di figli fino a 12 anni di chiedere un congedo parentale continuativo o frazionato. Potranno avere un'indennità pari al 50% del salario. Beneficio esteso agli iscritti alla gestione separata Inps. Per i figli fino a 16 anni non ci sarà indennità. Nessun limite di età per i figli disabili.

BONUS SANIFICAZIONE Alle imprese che sanificano ambienti di lavoro e macchinari è riconosciuto un credito d'imposta pari al 50% delle spese sostenute per un massimo di 20 mila euro. Ma in questo caso c'è un fondo destinato a terminare velocemente.

Il limite massimo di spesa per questa misura è di 50 milioni di euro.

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