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L'imam di Londra: "Chi offende Maometto deve morire"

L'imam di Londra, intervistato da Piazzapulita, approva la strage di Parigi e vede Roma come il prossimo obiettivo dei terroristi

L'imam di Londra: "Chi offende Maometto deve morire"

"Su quello che è successo a Parigi il Corano è molto chiaro: chiunque insulti il profeta deve morire. Io credo che andrebbe processato secondo la Sharia e, se condannato, giustiziato secondo la Sharia. Perché non imparate la lezione e basta? Questo è quello che dice l’Islam”. È quanto ha dichiarato l’imam Anjem Choudary, cittadino inglese che vive a Londra, nel corso della puntata di ieri di Piazza pulita.

Per l’imam l’attacco terroristico nella sede di Charlie Hebdo non arriva inaspettato ma è conseguenza naturale della politica estera della Francia: “Il governo francese provoca i musulmani da tempo. Hanno bandito il burqa, hanno complottato contro i musulmani in Irak e Siria, hanno occupato le nostre terre, hanno sfruttato i musulmani in Africa e adesso hanno permesso alle persone di insultare il messaggio del Mohamed. C’è una lunga lista di persone che hanno insultato il profeta e molte di queste sono già state uccise. Che vi aspettavate?” L’imam ha anche ammonito che l’Italia potrebbe essere il prossimo obiettivo dei terroristi perché “sta aiutando gli americani nella coalizione contro lo Stato islamico e i musulmani quindi vi sorprendete se vi saranno ripercussioni serie per quello che state facendo”. L’obiettivo principale è la Capitale: “Quello che sappiamo dalle profezie del Messaggero – spiega l’imam londinese - è che il giudizio non arriverà finché un gruppo della nostra comunità non conquisterà Roma. Quindi un giorno Roma, statene certi, sarà sotto la Sharia ma guardate sarà una cosa bella. Non dovete avere paura”. Gli attacchi, secondo Choudary, non cesseranno “fino a che voi (occidentali ndr) non aprirete gli occhi e vi renderete conto delle vostre azioni la situazione non cambierà. Se altri insulteranno il profeta le ripercussioni saranno le stesse e ci saranno altri attacchi. I musulmani non sono come i cristiani che dicono di porgere l’altra guancia, i musulmani si difendono”. E alla domanda “ma da cosa? Dalle vignette?” la risposta è alquanto inquietante: “Per voi sono solo disegni ma quei disegni sono inaccettabili e non vi sorprendete se i giornalisti vengono presi di mira. Sono considerati quelli che fanno propaganda per i regimi che stanno mandando i loro uomini a uccidere i musulmani”. L’imam ribadisce, infatti, per ben due volte che per lui la libertà d’espressione non esiste: “È Allah che ci indica cosa possiamo dire e non dire. Io sto parlando perché Allah mi ha creato e mi ha dato il permesso di dare il punto di vista islamico al mondo e voi non potete usare eufemismi come libertà d’espressione e di parola per coprire azioni di provocazioni come quelle che stava facendo quel giornale da anni”.

Choudary avverte che “i giornalisti ma anche i civili occidentali non sono al sicuro e sono visti come parte del nemico” e invita l’Occidente a ritirare le truppe dai Paesi islamici anche perché “La democrazia ha fallito così come il capitalismo. Le persone non credono più che la democrazia liberale abbia le soluzioni per problemi come la povertà, l’immigrazione, la mancanza di prospettive per i giovani. È l’Islam il futuro dell’umanità”.

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