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L'impeachment accelera. Ultimo affondo su Trump: "Da lui abuso di potere"

Via libera della speaker Pelosi: il presidente sarà messo sotto accusa. La replica: "Vincerò"

L'impeachment accelera. Ultimo affondo su Trump: "Da lui abuso di potere"

New York Nancy Pelosi lancia l'ultimo affondo contro Donald Trump. La speaker della Camera, acerrima nemica del presidente americano, ha dato il via libera alla redazione degli articoli di impeachment, affermando che la sua condotta znon lascia altra scelta che agire». Trump sarà messo in stato di accusa, ha annunciato, sottolineando che il tycoon ha violato seriamente la Costituzione. «In America nessuno è al di sopra della legge - ha proseguito -. Se consentiamo ad un presidente di essere al di sopra della legge, lo facciamo a rischio della nostra repubblica».

Per la speaker «in gioco c'è la nostra democrazia, i fatti sono incontestabili», e usando (secondo l'accusa) gli aiuti militari all'Ucraina come leva per far aprire un'indagine sui Biden, il Commander in Chief «ha abusato del suo potere per un vantaggio politico personale, a spese della sicurezza nazionale». Quindi, ha chiesto in diretta tv al presidente della commissione giustizia della Camera, il democratico Jerry Nadler, di «procedere con la redazione degli articoli di impeachment». Trump, ha aggiunto, «sta cercando di corrompere ancora una volta ancora le elezioni a proprio beneficio». Il nuovo attacco della speaker ha scatenato l'ira di The Donald, che su Twitter ha affermato: «I democratici, nullafacenti e di estrema sinistra, hanno appena annunciato che cercheranno di mettermi in stato d'accusa basandosi sul niente. Hanno appena abbandonato la ridicola inchiesta di Mueller e ora appendono il cappello su due telefonate totalmente appropriate (perfette) con il leader ucraino». «Questo significa che l'importante atto di impeachment sarà usato in modo abituale per attaccare i futuri presidenti», ha continuato, e questo non è ciò che avevano in mente i nostri Fondatori». «La cosa buona è che i repubblicani non sono mai stati così uniti. Vinceremo», ha scritto ancora Trump in una valanga di messaggi: «Se avete intenzione di mettermi in stato d'accusa, fatelo ora e velocemente, in modo che possiamo avere un processo giusto in Senato. Avremo Schiff (il presidente della commissione Intelligence della Camera), i Biden, Pelosi e molti altri a testimoniare e riveleremo, per la prima volta, quanto corrotto è il nostro sistema. Sono stato eletto per pulire la palude ed è ciò che farò».

Poi si è scagliato ancora contro Pelosi, dicendo che ha «appena avuto un attacco di nervi». «Lei odia il fatto che presto avremo 182 grandi nuovi giudici e molti altri ancora. Record di Borsa e nell'occupazione. Ha detto che prega per il presidente, ma non le credo, neppure lontanamente. Aiuta i senzatetto nel tuo distretto Nancy. E l'Usmca?», ha chiesto riferendosi al trattato commerciale nordamericano che la speaker ha bloccato chiedendo alcune modifiche. A rincarare la dose ci ha poi pensato la portavoce della Casa Bianca, Stephanie Grisham, secondo cui i dem «dovrebbero vergognarsi». Trump «non ha fatto altro che guidare il nostro paese, con il risultato di un'economia in forte espansione, più posti di lavoro e un esercito più forte, per citare solo alcuni dei suoi principali successi. Non vediamo l'ora di un processo equo in Senato».

Intanto, il procedimento alla Camera prosegue, e lunedì gli investigatori della maggioranza dem e della minoranza repubblicana presenteranno le prove legate all'indagine, un passo cruciale prima che siano redatti gli articoli da contestare al presidente.

Articoli che la commissione giustizia, secondo fonti del Congresso citate dal New York Times, potrebbe votare entro la fine della prossima settimana.

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