L'impegno di Berlusconi: "Non votiamo la fiducia Difenderemo gli italiani"

In un video la chiamata «al Paese migliore» Opposizione su «giustizialismo e pauperismo»

L'impegno di Berlusconi: "Non votiamo la fiducia Difenderemo gli italiani"

«Voteremo no sulla fiducia al governo, siamo contro il pauperismo e il giustizialismo. Mobilitiamoci per chi non si identifica nel governo gialloverde».

Silvio Berlusconi, nel giorno della Festa della Repubblica e a 48 ore dal varo dell'esecutivo guidato da Giuseppe Conte, affila le armi e promette una opposizione senza sconti a un governo che parte «in una formula inedita e contraddittoria, non scelta dal voto, all'insegna del populismo». L'impegno di Forza Italia di fronte a questo scenario è semplice: «Opporsi a ogni atto che metta in pericolo i conti pubblici, il ruolo internazionale del nostro Paese, il lavoro e il risparmio degli italiani, e la nostra libertà».

Nella mattinata del 2 giugno, mentre ai Fori Imperiali tutto è pronto per la sfilata delle forze armate, il Cavaliere sceglie i social network per dire la sua. Alle sue spalle compare un'enorme bandiera italiana. Il senso è quello di un impegno solenne preso con gli elettori e di un forte richiamo all'identità del partito azzurro. «Ci opporremo al pauperismo, al giustizialismo, a ogni atto che metta in pericolo i conti pubblici, il ruolo internazionale del nostro Paese e la nostra libertà», dice l'ex premier. Berlusconi rimarca le distanze dal governo e sceglie la linea di un europeismo critico, perché «l'Europa deve cambiare, deve riformarsi dal basso come una comunità di uomini liberi, e non come una burocrazia asfissiante». Ma bisogna fare questo senza dimenticarne i meriti, perché, sottolinea il presidente di Forza Italia, «l'Unione Europea ci ha garantito 70 anni di pace assoluta dopo due guerre mondiali, assicurando anche la libera circolazione delle persone, dei beni, dei capitali».

In vista del voto di fiducia l'indicazione è chiara: «Non possiamo che votare No. Oggi l'Italia ha bisogno di ben altro. È come nel '94: e ancora oggi, quindi, ci dobbiamo mobilitare per un'Italia che non può identificarsi né nel governo giallo-verde né, naturalmente, nella sinistra. Oggi l'alternativa che abbiamo davanti è o noi o loro. Per questo gli italiani per bene e di buona volontà devono scendere in campo. Venite con noi per aiutarci a costruire il nostro comune futuro. Insieme prevarremo e con noi prevarrà l'Italia migliore. Ci opporremo al pauperismo, al giustizialismo, a ogni atto che metta in pericolo i conti pubblici, il ruolo internazionale del nostro Paese e la nostra libertà».

Infine un rilancio degli obiettivi di Forza Italia, decisa a riconquistare lo storico rapporto con l'elettorato di centrodestra e a diventare un punto di riferimento per le categorie: «Noi siamo

ancora qui oggi a rappresentare questa parte del Paese. Siamo con gli italiani che vogliono eliminare l'oppressione fiscale, l'oppressione burocratica e giudiziaria. È lo Stato che deve essere al servizio dei cittadini».

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