Festival di Sanremo

L'ira di Salvini contro Viale Mazzini. "Scavalcato sul treno Roma-Sanremo"

Il ministro dei Trasporti contesta il contratto con Trenitalia. Opposizione all'attacco

L'ira di Salvini contro Viale Mazzini. "Scavalcato sul treno Roma-Sanremo"

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Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini (nella foto) non ha alcuna intenzione di sorvolare su un accordo intercorso di recente tra Trenitalia, la Rai e Rai Pubblicità. Una intesa che Salvini ha accolto con «grande stupore» Due le questioni subito poste sul tavolo: «La promozione rispettivamente del 74esimo festival di Sanremo» e del «servizio ferroviario Frecciarossa». L'attenzione dei più si è fossilizzata soprattutto su questo secondo punto, ossia su un treno speciale che ha viaggiato in direzione di Sanremo. Parliamo, in sintesi, di un Frecciarossa partito da Roma domenica scorsa, quindi prima dell'inizio della kermesse che si svolge questa settimana. Lo stesso treno che, come passeggeri, ha avuto giornalisti, dipendenti e vertici di Viale Mazzini.

«Posta la libertà commerciale di stipulare contratti - hanno fatto presente durante la giornata di ieri alcune fonti del ministero guidato dal leghista -, desta perplessità un accordo che ha totalmente bypassato il ministero nonostante le implicazioni sulla circolazione ferroviaria ed il diverso trattamento rispetto ad altri viaggiatori». Poi la presa di posizione: «Sono quindi stati chiesti i contenuti del contratto, per esaminarne l'utilità sotto ogni profilo», hanno chiosato le stesse fonti del ministero.

La notizia ha suscitato altre reazioni in Parlamento. Tra queste, Italia viva, con la capogruppo al Senato Raffaella Paita che ha domandato al segretario della Lega di presentarsi in Aula per riferire su alcuni aspetti di questa vicenda. «Il ministro Salvini si stupisce dell'accordo tra Rai e Trenitalia? Allora - ha fatto presente Paita - si informi e poi venga subito in Aula a chiarire chi ha pagato il collegamento in Frecciarossa tra Roma e Sanremo, quanto è costato e per quale motivo possono salire sul treno solo i dipendenti Rai e non i viaggiatori comuni».

«Se anche Matteo Salvini si è realmente risentito di questa vicenda vuol dire che in Trenitalia c'è qualcosa che non va per il verso giusto», ha commentato a stretto giro Fossi, parlamentare del Partito democratico.

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