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Lisbona al voto. L'ex premier socialista Costa verso la vittoria

Lisbona al voto. L'ex premier socialista Costa verso la vittoria

Stabilità. È questa la parola magica con la quale Antonio Costa conta di veder riaffermata la sua leadership in Portogallo dove oggi il popolo è chiamato al voto. Il premier socialista uscente ha giocato la sua campagna elettorale anche nel paragone con il caos spagnolo. «Noi abbiamo avuto un governo in quattro anni e loro quattro elezioni in quattro anni. Credo che nessuno voglia seguire il modello spagnolo mentre tutta Europa ci invidia il modello portoghese», ha ripetuto Costa.

Nella battaglia per la conquista dei 230 seggi in Parlamento si fronteggiano appunto il premier uscente Costa, e Rui Rio, leader del Partito socialdemocratico dal 2018. Qui i partiti populisti non hanno voce in capitolo. In base agli ultimi sondaggi la vittoria dovrebbe andare al Partito Socialista, che viene accreditato dai sondaggi tra il 36,5 e il 38 per cento dei voti. Dunque al massimo Costa raggiungerebbe 114 deputati, due in meno dalla maggioranza assoluta. Dunque nonostante il suo personale successo Costa si vedrebbe costretto a chiedere nuovamente la collaborazione agli altri partiti di sinistra.

Con il mandato di Costa è la seconda volta negli ultimi 20 anni che in Portogallo una legislatura si conclude al suo termine naturale di 4 anni, indice di stabilità politica del Paese. Una solidità che dipende soprattutto dalla crescita dell'economia, che durante il governo socialista è passata dallo 0,19 del 2014 al 2,1 del 2018, mentre il tasso di disoccupazione si è dimezzato, scendendo circa al 6 per cento.

Il Portogallo grazie alla politica di facilitazione fiscale, tasse zero per i pensionati stranieri che scelgono di prendervi la residenza, ha attirato molti italiani.

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