L'islam tribale che decapita il progresso

Ancora oggi nei Paesi musulmani ci sono lotte fratricide e anarchia

L'islam tribale che decapita il progresso

In Europa c'è continuità fra la storia dei greci, dei romani e la nostra. I fondamenti della matematica, della geometria sono ancora quelli elaborati dai greci. I romani ci hanno dato il Diritto e la separazione fra Stato e Chiesa. La filosofia medioevale sviluppa la filosofia greca adattandola al cristianesimo. Umanesimo e Rinascimento rappresentano una rinascita dell'arte antica. Lo stesso nella politica: il concetto di democrazia è greco-romano.

Nei comuni medioevali c'erano ancora i consoli. Il latino continuò ad essere usato fino al XVII secolo ed anche in seguito gli scienziati lo usarono per i termini scientifici. Gli imperatori si chiamavano Cesare (Kaiser, Czar), gli americani hanno posto il loro congresso nel Campidoglio. L'islam, invece, ha spezzato il processo storico introducendo una nuova religione, una nuova lingua, un nuovo alfabeto, nuove leggi, un nuovo tipo di arte, di vita quotidiana e ha fondato il potere o sulla discendenza dal profeta o sulla conquista militare. Nei secoli, però, con lo sviluppo del califfato a Bagdad, si formò un fiorente impero cosmopolita (pensiamo all'epoca del califfo Harun al Rashid e delle Mille e una notte).

Ma sfortunatamente, nel 1200, sono arrivati i mongoli di Gengis Khan che hanno distrutto tutti i centri islamici con inauditi massacri. I mongoli poi si convertirono all'islam in modo rozzo, peggiorando le cose perché imposero la religione, pena la morte e lasciarono dietro di loro solo un deserto insanguinato con confraternite religiose, bande armate ed effimeri regni. Questa era la situazione del cuore dell'islam quando in Italia stava fiorendo il Rinascimento. Una rovina che ha impedito a quei Paesi di avere il progresso politico, scientifico e civile che abbiamo avuto in Europa.

Un tentativo di modernizzarsi l'ha fatto l'impero ottomano, ma è finito con la Prima guerra mondiale.

Il risultato è che ancora oggi, nei Paesi a maggioranza musulmana, troviamo lotte fra tribù, fra sunniti e sciiti, fanatismi religiosi, bande jihadiste rivali che costruiscono poteri fragili e truculenti. Uno stato di anarchia che speriamo finisca presto.

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