Forza Italia ha annunciato che ricandiderà tutti gli europarlamentari uscenti, a parte Alberto Cirio che sarà in corsa per la presidenza del Piemonte per il centrodestra unito.
Silvio Berlusconi sarà capolista in quattro circoscrizioni, mentre al centro il numero uno sarà il vicepresidente azzurro Antonio Tajani, che oggi a Bruxelles presenterà, con l'intera delegazione azzurra all'Europarlamento, «L'Italia e l'Europa che vogliamo», il programma elettorale per il voto del 26 maggio.
Il Cavaliere ha detto più volte che al Parlamento europeo vuole farsi sentire, annunciando che ha intenzione di comprare casa a Bruxelles. «C'è un ritrovato interesse per le proposte di Forza Italia. Lo dimostrano soprattutto le numerose manifestazioni di disponibilità da parte di molti esponenti della società civile e del mondo imprenditoriale a candidarsi in vista delle prossime elezioni europee. Le valuteremo tutte». E ancora. «Gli elettori pretendono una classe dirigente capace».
Il ruolo di Berlusconi nel Ppe sarà determinante soprattutto sul fronte delle alleanze future. Per Berlusconi e per Tajani bisogna che i Popolari, primo partito che secondo i sondaggi rimarrà tale, costruiscano una coalizione alternativa alla sinistra, non più guardando ai socialisti, ma piuttosto a conservatori, liberali e a quei sovranisti che rivedranno la loro posizione antieuropea, Matteo Salvini compreso. Sarebbe lo stesso schieramento che ha eletto Tajani al vertice dell'Europarlamento, auspicato anche dal presidente del Movimento Cristiano lavoratori, Carlo Costalli, che a Bruxelles tiene in questi giorni il suo seminario internazionale, con un endorsement al Ppe e a Fi.
L' impresa non è facile perché altri leader popolari, come il candidato alla presidenza della Commissione Ue, il tedesco Manfred Weber, ai sovranisti e a Salvini hanno già chiuso la porta. Ma Berlusconi conta sulla sua rete di contatti a livello internazionale, sulla sua capacità di mediazione e forse anche sul fiuto politico di Matteo Salvini.
La squadra azzurra per le europee sarà presentata a Roma il giorno dopo la consegna delle liste, il 16 aprile. Ci saranno gli eurodeputati uscenti, ma non Alessandra Mussolini che ha lasciato il partito e Stefano Maullu, passato a Fdi.
È sicuro di essere riconfermato il lombardo Massimiliano Salini, che gode anche dell'appoggio di Mcl, al cui seminario interverrà oggi. Mentre l'ex Nci Giovanni La Via, che ha partecipato ieri all'incontro del movimento, dovrebbe sostituire per la Sicilia orientale Salvo Pogliese, diventato sindaco di Catania, ma il coordinatore regionale siciliano Gianfranco Micciché farebbe difficoltà. Sarebbe la prima volta che la Sicilia ha un candidato di Palermo, ancora da individuare, e non uno di Catania, e i malumori sono tanti nell'isola. Sarà in lista sempre per la circoscrizione Isole il sardo Salvatore Cicu. Confermata anche Lara Comi, eletta nell'Italia Nord-occidentale, mentre la candidatura della capogruppo Elisabetta Gardini è a rischio: lei ha molto protestato per l'accordo con il Svp, che rischia di conquistare l'unico posto disponibile nel Nord-est. Gli altri sono Innocenzo Leontini, Fulvio Martusciello, Barbara Matera, Aldo Patriciello.
Dopo l'accordo con l'Udc, in lista
entrerà il segretario Lorenzo Cesa, probabilmente nella circoscrizione Sud, dove si fa il nome di un'altra vecchia conoscenza della politica e di Forza Italia, l'ex ministro e presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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