Politica internazionale

"L'Italia seria e affidabile". E Biden elogia la Meloni

Altro che gli "attriti" raccontati da "Repubblica". Il tweet di Joe: "Ora relazione stretta tra di noi"

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È direttamente il presidente Usa, sul suo profilo ufficiale Twitter, a mettere nero su bianco lo stato dei rapporti tra Washington e il governo Meloni, a dispetto di chi speravano nella freddezza dell'amministrazione americana verso una premier di destra. E di Repubblica che raccontava frizioni e avvertimenti minacciosi sul tema dei diritti Lgbt. «Non vedo l'ora di costruire una relazione stretta tra Stati Uniti e Italia» scrive Joe Biden nel suo account social, a commento di un video di trentotto secondi che documenta l'incontro alla Casa Bianca con la Meloni, immagini sorridenti del colloquio tra i due leader, accompagnate dalle parole del presidente Usa che sottolinea le «strette relazioni» e «connessioni economiche» tra i due Paesi, oltre al futuro ruolo dell'Italia alla guida del G7. Un'attestazione che certo fa parte della diplomazia, ma che non era scontata alla vigilia del viaggio americano della premier. Lei però se l'aspettava: «È successo che io ero anticipata da una propaganda falsa, che aveva raccontato l'ipotesi di un governo come un disastro delle tenuta dei rapporti internazionali, della tenuta economica e delle istituzioni. Ma nella realtà quello che è emerso è un governo serio, affidabile, credibile, che pone con determinazione il tema dell'interesse nazionale, senza dimenticare gli interessi nazionali degli altri - spiega la Meloni intervistata a Washington da Giuseppe De Bellis, direttore di SkyTg24 - Pongo delle questioni di interesse dell'Italia ma cercando anche punti di convergenza con gli interessi degli altri. Quando poniamo il tema del Mediterraneo e dell'Africa non riguarda solo l'Italia ma riguarda il ruolo dell'Occidente e vedono che siamo seri, affidabili e credibili». Sul dossier Africa il premier è fiduciosa di aver ottenuto l'interessamento degli Usa: «Ho notato una consapevolezza che l'Italia può giocare in questo un ruolo di portavoce, di leadership, spero proprio per la capacità che ha anche di capire il punto di vista dei Paesi africani. Probabilmente senza il ruolo che l'Italia ha avuto sarebbe stato più difficile raggiungere l'accordo tra Tunisia e Unione europea» rivendica la Meloni.

Altro tema affrontato con il presidente degli Stati Uniti, la Cina, delicato per via dei rapporti speciali con Pechino creati dal governo Conte e visti con diffidenza da Washington. Tema affrontato probabilmente anche con Henry Kissinger, di ritorno proprio da Pechino. «Il mercato non può essere libero se non è anche equo, altrimenti rischiamo di devastare i nostri sistemi industriali che hanno degli standard elevati che altri non hanno. È un dibattito che va fatto insieme alla Cina non contro la Cina». L'alleanza con gli Usa e il dialogo con la Cina «possono certamente stare insieme, è importante riuscire a farle stare insieme» spiega la Meloni, che cita la questione delle catene di approvvigionamento su cui «qualcosa non ha funzionato in passato nel rapporto con la Cina», ad esempio nella produzione dei chip e dei semiconduttori dove «la Cina ha deciso di privilegiare il mercato interno perché aveva le sue difficoltà e da noi si è fermato tutto».

In una intervista a Fox News che andrà in onda oggi la Meloni spiega cosa accade in Europa e in Italia: «La grande differenza tra conservatori e sinistra è che noi ci occupiamo della realtà, loro vogliono un mondo che non è quello in cui vivono e non se ne preoccupano. Così loro (la sinistra, ndr) fanno molti errori cercando di seguire il loro approccio ideologico» mentre «i cittadini in momenti difficili vogliono essere governati da chi non segue ideologiche utopie». Preoccupazione anche per l'intelligenza artificiale, «deve fare paura per l'impatto che può avere nel mercato del lavoro».

Un tema che porterà al prossimo G7.

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