La lite nel governo. Il veto della Lega sull'obbligo di sieri per i lavoratori

Il nodo del super green pass nelle professioni divide la maggioranza: Pd e Fi favorevoli al giro di vite, dubbi del M5s. Giorgetti incassa il rinvio: "Se ne riparla al prossimo Cdm..."

La lite nel governo. Il veto della Lega sull'obbligo di sieri per i lavoratori

Il rischio di fallire nell'ultimo miglio della corsa contro il virus frena il premier Mario Draghi. Il governo si inceppa sull'estensione del super green pass ai lavoratori. Da un lato, la variante Omicron dilaga e impone misure drastiche. Dall'altro, la decisione, non semplice, di imboccare la strada sull'estensione del pass vaccinale rafforzato (3 dosi o 2 più tampone) per accedere negli uffici pubblici e privati spacca la maggioranza. L'esecutivo non decide. Draghi tentenna e non compie il passo decisivo. Arretra. La cabina di regia tra i capidelegazione di maggioranza, che si riunisce dopo la conferenza delle Regioni che consegna una serie di proposte, tra cui proprio il super green pass per i lavoratori, si conclude senza l'intesa: la proposta messa sul tavolo dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e avallata dal titolare del dicastero alla Salute Roberto Speranza, viene bocciata. Si apre uno scontro, tutto interno al centrodestra di governo. Tra Forza Italia, da sempre favorevole all'obbligo, e la Lega con il capodelegazione, Giancarlo Giorgetti, che si oppone. Forza Italia si fa carico anche della richiesta, avanzata dal numero uno di Confindustria Carlo Bonomi (vaccinazione obbligatoria) e chiede a Draghi di procedere in quella la direzione. Sulle posizioni di Forza Italia sono schierati anche i governatori, che nel pomeriggio avevano puntato i piedi su due richieste: stop alla quarantena per i vaccinati con tre dosi e super green pass per i lavoratori.

«Niente quarantena per chi ha già fatto la terza dose di vaccino o la seconda negli ultimi 4 mesi. Stop ai tamponi per terminare la quarantena (dopo 10 giorni di isolamento) per chi ha la terza dose e non ha sintomi. Estensione del super green pass al mondo del lavoro», spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

Sulla linea leghista si fiondano i Cinque stelle. Con una posizione meno netta, il capodelegazione grillino Stefano Patuanelli, ministro dell'Agricoltura, fa capire di non essere d'accordo con la misura. Il ministro Patuanelli avrebbe sottolineato che finora si è sempre ragionato per funzioni: forze dell'ordine, docenti, sanitari, lavori a contatto con le persone. Quale sarebbe la ratio di distinguere tra lavoratori e un disoccupato? «Non siamo contrari all'obbligo di super Green pass come dimostrano i precedenti decreti, ma con raziocinio. Forse a questo punto - avrebbe detto Patuanelli - conviene ragionare sull'obbligo vaccinale». Il Pd resta fuori dallo scontro ma fa sapere di «essere a favore dell'obbligo vaccinale per i lavoratori».

Il no della Lega produce il congelamento della misura. In cabina di regia Fi chiede che sia il Cdm, slittato di due ore, a decidere. Il tema viene riproposto nella riunione di governo. I ministri di Forza Italia si esprimono in modo favorevole all'obbligo vaccinale. Per gli azzurri occorre anche prevedere un prezzo calmierato per le mascherine Ffp2. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa auspica una mediazione: «Tra i partiti ci sono sensibilità diverse e si sta facendo fatica a trovare una sintesi, ma confido in una condivisione anche grazie al premier Draghi». Un compromesso potrebbe essere l'estensione graduale del green pass rafforzato per categorie di lavoratori. Ma anche questa proposta, avanzata da Dario Franceschini, viene tolta dal tavolo. Draghi opta per il rinvio. Niente strappi prima del congedo di fine anno. Tutto rinviato a gennaio quando «arriveranno altre misure» fanno sapere fonti d Chigi.

Per ora il governo non decide e rinvia tutto al prossimo Cdm a inizio del prossimo anno. «Abbiamo espresso dei dubbi su green pass rafforzato per i lavoratori. Ma non siamo stati solo noi, anche i 5 Stelle. Ne discuteremo in un prossimo Cdm», chiarisce il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti interpellato dall'Adnkronos.

Le Regioni portano a casa lo stop alla quarantena per i vaccinati con tre dosi o con due dosi da meno di quattro mesi che vengano a contatto con una persona poi risultata positiva al Covid, se asintomatici. Per chi ha eseguito l'ultima vaccinazione da più di di quattro mesi - quindi con minore copertura dal contagio - la quarantena scenderebbe da 7 a 5 giorni, con tampone negativo. Per chi non è vaccinato resterebbe di 10 giorni. Si era opposto il ministro Speranza.

I dubbi spuntano anche su un altro punto: l'estensione del green pass rafforzato per sci e trasporti. Ma stavolta i dubbi leghisti non sortiscono alcun risultato. Il pass rafforzato viene esteso anche ad alberghi, fiere e sagre. Dal fronte dell'opposizione Giorgia Meloni attacca: «Il governo in questi mesi ha perso tempo».

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