ll sindaco salviniano a sorpresa: "Goro? Barbarie incivile"

Il primo cittadino di Roccagloriosa, in Campania: "Accolgo io i profughi respinti a Goro, quelle barricate mi hanno lasciato disgustato"

Il sindaco di Roccagloriosa sul palco all'ultimo raduno di Pontida
Il sindaco di Roccagloriosa sul palco all'ultimo raduno di Pontida

I profughi respinti a Goro? Potrebbero finire in Campania, in un Comune governato da un sindaco salviniano.

Sembra uno scherzo ma non lo è. Il sindaco di Roccagloriosa, nel Cilentano, si è offerto di ospitare le donne africane rifiutate dagli abitanti del paesino nel Ferrarese, dicendosi "disgustato e colpito" dalle barricate erette in Emilia.

"Si tratta di un atto gravissimo, di profonda inciviltà - spiega il primo cittadino Nicola Marotta al quotidiano locale La Città di Salerno - Gli italiani, quelli veri, non si comportano così. In queste cose, non c’entra il colore politico: non c’è giustificazione dinanzi a una simile barbarie." "Aiutare chi ha bisogno è un dovere morale - argomenta il sindaco parlando del caso di Goro - Poi, sul piano culturale sono convinto che l’integrazione con popoli diversi è una grande ricchezza. Per questo, come sindaco di Roccagloriosa, sono ben lieto di poter ospitare questa povera gente."

Marotta, di Noi con Salvini, è stato ospite all'ultima edizione del raduno di Pontida, raccogliendo salve di applausi per un discorso pieno di elogi al segretario federale del Carroccio Matteo Salvini.

E anzi ora il sindaco racconta di una Lega Nord molto diversa da quella tratteggiata da chi accusa le camicie verdi di razzismo: "Quando sono stato alla festa della Lega a Pontida ho conosciuto tanti attivisti, con qualcuno ho un buon rapporto e vi assicuro che nessuno di loro ha mai

manifestato sentimenti razziali. Anzi – ricorda Marotta – alla festa c’erano molte persone di colore. Non riesco a comprendere queste prese di posizione".

Chissà come commenterà Matteo Salvini.

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