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"L'Occidente ci ha bombardati, ora dateci il permesso di soggiorno"

Migranti regolari e irregolari, braccianti del Nord Africa, sostenuti dall'estrema sinistra, sono scesi in piazza per chiedere il permesso di soggiorno per tutti sfruttando la retorica antioccidentale

"L'Occidente ci ha bombardati, ora dateci il permesso di soggiorno"

Al grido di “vogliamo il permesso di soggiorno” un migliaio di migranti hanno sfilato a Roma in un corteo che ha visto anche la partecipazione dei Cobas, dei No Tav, no Muos e delle organizzazioni di estrema sinistra (guarda la gallery).

Molti sono stati i braccianti del Nord Africa, provenienti dalle campagne della Puglia, che avevano al loro fianco anche i lavoratori della Fiat di Melfi e i curdi della Turchia che la mattina avevano protestato contro gli arresti dei leader dei partiti curdi arrestati da Erdogan. Tra i manifestanti c'è chi mette in bella vista cartelli con la scritta "Salvini uguale Trump" oppure "Le torture non sono cretinaggini” in risposta al commento che Mario Morcone, capo dipartimento immigrazione del ministero dell'Interno, aveva rilasciato quando Amnesty International ha reso noto il suo rapporto sui maltrattamenti e i pestaggi dentro gli hotspot.

A guidare la protesta dei migranti è il bengalese Banchu, promotore della manifestazione al Colosseo contro la chiusura delle moschee abusive. Banchu ha attaccato gli gli Stati Uniti per le guerre compiute contro la Libia, l'Iraq e la Siria ma anche contro gli inglesi, i francesi, i portoghesi per “aver rovinato e rapinato” i Paesi dell'Africa e il Sud dell'Asia con le colonie. “Gli immigrati che sono in questa piazza non sono contenti di venire in questo Paese. Sono costretti perché voi avete portato le bombe e le guerre nei nostri Paesi. Basta sfruttamento”, ha detto ai presenti prima che partisse il corteo che da piazza San Giovanni è terminato davanti alla sede del Viminale.

Banchu a ilgiornale.it ha spiegato di essere: “In questa piazza contro il lavoro nero e per il permesso di soggiorno, soprattutto per i lavoratori sfruttati dell'agricoltura” e ha aggiunto che: “Il governo per combattere davvero il lavoro nero dovrebbe rilasciare il permesso di soggiorno a tutti”. I responsabili sono i governi occidentali che "Hanno bombardato e distrutto le fabbriche della Libia , della Siria e dell'Irak, dove lavoravano questi profughi. Per noi è giusto che il governo intervenga perché la crisi è creata dai governi occidentali".

A cavalcare la protesta contro gli Stati occidentali è anche Carlo Gaetani, attivista di un'organizzazione comunista che, davanti ai migranti presenti a San Giovanni, illustra il suo punto di vista sulle morti in mare.“Quello che succede nei mari è un assassinio premeditato. In realtà i governi occidentali hanno bisogno come il Paese dei migranti. Hanno bisogno, però, di lavoratori che siano ricattabili e sfruttabili. È per questo – dice - che nei mari vige il terrore, portato dalle motovedette e dalle flotte occidentali che non sono nel Mediterraneo per aiutare gli immigrati, ma per controllare e assassinare gli immigrati”. La retorica antioccidentale prosegue così: “Gli Stati occidentali così ci guadagnano due volte con i migranti, nostri fratelli di classe. La prima sfruttandoli in tutti i posti di lavoro, la seconda mettendo in guerra i lavoratori italiani con i migranti. Gli Stati occidentali stanno combattendo guerre di rapina in Siria, Libia, Afghanistan”. “Additare il musulmano immigrato come il nemico serve a compattare i lavoratori italiani perché si schierino con i governi contro gli islamici”,è la teoria di fondo. Ma a preoccupare è la soluzione che viene data all'emergenza immigrazione e lavoro. “L'unica risposta - conclude Gaetani - non è quella di scagliarci tutti contro tutti in nome della bandiera tricolore o della bandiera a stelle e strisce.

L'unica soluzione è quella di scagliarci contro queste bandiere unitamente tra lavoratori italiani e immigrati”.

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