La Lombardia paga l'avvocato a chi si difende dai malviventi

La Regione offre assistenza legale gratis alle vittime di assalti accusate di eccesso colposo di legittima difesa. Fondi antimafia per 4 milioni

La Lombardia paga l'avvocato a chi si difende dai malviventi

La Lombardia sarà la prima Regione a offrire gratuitamente la difesa legale alle vittime di reati contro il patrimonio o la persona accusati di eccesso colposo di legittima difesa. Una promessa fatta due anni fa in campagna elettorale dall'oggi governatore Roberto Maroni e da tutto il centrodestra e diventata ieri realtà in uno degli articoli della nuova legge per la «Prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità» approvata ieri in consiglio. Un testo che comprende tutta una serie di interventi contro la delinquenza e le mafie, votato all'unanimità dall'intero emiciclo. E così chi dallo scorso gennaio è finito nei guai per essersi difeso magari da rapinatori armati entrati in casa o in un negozio, potrà già attingere al fondo per il gratuito patrocinio nei procedimenti penali.

Nella legge già previsti per il solo 2015 quasi 4 milioni di euro per «contrastare la criminalità e diffondere la cultura della legalità». Di questi, spiega l'assessore Simona Bordonali, 200mila per spese di assistenza e aiuto alle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata, per la prevenzione e il contrasto della criminalità comune e il contrasto delle truffe agli anziani, 300mila per la diffusione della cultura della legalità tra studenti e docenti, 100mila per assistenza e aiuto ai familiari delle vittime della criminalità e 350mila al fondo per il recupero sociale dei beni confiscati. «Una legge importante per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata - ha detto ieri Maroni che da ministro dell'Interno ha fatto della lotta alle mafie la sua principale battaglia - Siamo la prima Regione a farlo e ho voluto essere presente in aula per testimoniare l'impegno che la Regione sta mettendo per garantire a chi vive e lavora in Lombardia di poterlo fare secondo le regole del mercato e non subire le distorsioni che genera la criminalità». Soddisfatto anche il Pd che con il presidente della commissione Antimafia Gian Antonio Girelli parla di «una giornata importante per la Lombardia che non è, come qualcuno dice, una regione mafiosa ma un territorio dove bisogna fare i conti con la forte presenza delle mafie e dare supporto alla parte sana della società, delle istituzioni e del mondo imprenditoriale». Ricordando la creazione di due nuovi organismi: il Comitato tecnico-scientifico a supporto degli organismi consigliari per la conoscenza della materia e il Comitato regionale per la legalità e la trasparenza dei contratti pubblici presso la giunta regionale. E poi il nuovo codice di autoregolamentazione per i consiglieri, la rivisitazione dei regolamenti anticorruzione, i corsi di formazione per amministratori locali e funzionari dei Comuni, il rafforzamento del rapporto con il mondo della scuola e l'università. Per il relatore della legge Stefano Carugo (Ncd) «vogliamo essere sentinelle contro la mafia e aiutare le vittime dal punto di vista economico e anche psicologico. Importante aver istituito la Giornata contro le mafie e in ricordo delle vittime, da celebrare in Lombardia ogni 21 marzo coinvolgendo le scuole». Per il capogruppo Fi Claudio Pedrazzini «importante è aver istituito due fondi: uno per gli enti locali che vogliano recuperare a fini sociali i beni confiscati alle mafie e l'altro per sostenere le vittime dell'usura e dell'estorsione.

Ma con 1,5 milioni di euro abbiamo anche pensato anche alle vittime della violenza e dei danni durante le manifestazioni, come quelli dei no-Expo che il Primo maggio hanno devastato Milano». Per la portavoce «grillina» Silvana Carcano «finalmente i gruppi politici dovranno dotarsi di strumenti attivi di contrasto alla corruzione».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica