Gli attacchi al governo degli azzurri arrivano su tutti i fronti: lavoro, immigrazione, giustizia, periferie, terremotati. Da pochi giorni Silvio Berlusconi ha impresso una svolta ai toni dell'opposizione del suo partito all'esecutivo Lega-M5s: non sono più felpati, ma duri e sempre accompagnati da proposte concrete per affrontare i problemi.
Di ritorno dal Ankara, dov'è stato per il giuramento del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, suo amico personale, il leader di Forza Italia si ferma a Roma e partecipa ai funerali del regista Carlo Vanzina, insieme a Gianni Letta. «Ha rappresentato benissimo - dice, entrando a Santa Maria degli Angeli - il filone cinematografico ironico, specialità del cinema italiano. Era un amico, lo conoscevo molto bene».
Subito dopo, il Cavaliere ha incontrato a colazione a palazzo Grazioli il vicepresidente Antonio Tajani, per discutere con lui e con Letta dell'operazione di rilancio di Fi. Oggi è fissata una riunione con le due capogruppo Anna Maria Bernini e Maria Stella Gelmini e altri collaboratori. «Oltre ai parlamentari - spiega ai suoi - voglio valorizzare i bravi sindaci e amministratori locali sul territorio. Dobbiamo guadagnare consenso, comune per comune». L'attività parlamentare degli azzurri ha subito un'accelerazione, si fanno sentire più spesso per mettere in evidenza scontri e contrapposizioni interni alla maggioranza giallo-verde. Quasi ogni giorno si fa una conferenza stampa, si presenta un'iniziativa. «Dopo soli 50 giorni questa maggioranza è già alle corde, vittima delle sue contraddizioni», dice Renato Schifani. E si sottolineano le manovre di rinvio di provvedimenti-chiave del programma. «Se i ministri Di Maio e Tria - ironizza Mara Carfagna, vicepresidente della Camera - annunciano una équipe per studiare e procedere alla realizzazione del reddito di cittadinanza, dobbiamo concludere che il provvedimento di cui il M5s parla da anni non è né pronto né finanziato».
Oggi parte la mobilitazione degli azzurri su uno dei terreni più cari al Carroccio, quello della sicurezza. In una conferenza stampa a Montecitorio sarà presentata la proposta di legge, depositata congiuntamente a Camera e Senato, sul «diritto di difesa». Fi chiede di calendarizzare al più presto in Parlamento l'iniziativa, già partita nella scorsa legislatura con la firma della capogruppo a Montecitorio Gelmini. Sarà lei a illustrarla con la presidente dei senatori azzurri Bernini, il capogruppo in commissione Giustizia, Enrico Costa, e il portavoce, Giorgio Mulè. Nelle prossime settimane partirà nel Paese una consultazione permanente degli operatori del diritto. Sempre domani, ma in Senato, la Bernini e il capogruppo in commissione Difesa, Andrea Causin, presenteranno il disegno di legge per l'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul degrado delle periferie.
Quanto al decreto terremoto, con la mozione di Fi sulla rilocalizzazione delle aziende, che lunedì arriverà in aula alla Camera, Simone Baldelli e Piergiorgio Cortelazzo accusano il governo di essere «andato in confusione» in commissione
Ambiente. Il gruppo di Fi ieri ha incontrato una delegazione delle associazioni dei risparmiatori «traditi delle banche» e prepara un'iniziativa in materia fiscale, per invertire l'onere della prova a favore del contribuente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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