Beatrice Lorenzin ha cambiato casacca. Dal centrodestra è passata al centrosinistra. Alle elezioni del prossimo 4 marzo correrà insiema a Matteo Renzi e al Partito democratico. Una scelta maturata dopo anni passati al governo coi dem. "Non sono io che sono cambiata - motiva il ministro della Salute in una intervista al Corriere della Sera - piuttosto è il centrodestra a trazione Salvini che è diventato un'altra cosa".
Con la Lorenzin torna la Margherita. Non ha lo stesso nome, ma l'ispirazione è quella lì. Si tratta di peonie. "Un fiore petaloso", come l'ha spiegata lei stessa in conferenza stampa. L'obiettivo è fare da stampella al Pd di Renzi che, stando ai sondaggi più recenti, è in forte crisi. "Sono la leader di Civica e popolare nel cui ambito sono confluiti pezzi importanti del centrosinistra: provenienti dalle Acli, dalla Margherita, da Scelta civica - spiega nell'intervista al Corriere della Sera - con noi ci sono anche i centristi per l'Europa Casini e Galletti". La classica ammucchiata per strappare qualche seggio in più in parlamento. Eppure, stando a sentire il ministro della Salute, Renzi e compagni hanno "l'ambizione di governare con una maggioranza autonoma".
La Lorenzin non disdegna l'idea delle larghe intese. Un'ipotesi caldamente sostenuta anche da Emma Bonino. I toni, però, non sono concilianti. Anzi.
Si scatena contro il centrodestra accusandolo di "cedere alla deriva lepenista e antiscientifica di Salvini". "Ma c'è di più - conclude - perché un governo M5S-Lega non è più fantascienza...".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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