Economia

Lotta all'evasione ai tempi del Covid. Il fisco vuole recuperare 44 miliardi

Obiettivo triennale confermato. Ma il governo allenta la morsa

Lotta all'evasione ai tempi del Covid. Il fisco vuole recuperare 44 miliardi

Allo studio il saldo e stralcio delle cartelle sotto i 5mila euro e il rinvio delle rate della rottamazione. Il governo Draghi ha insomma deciso di dare respiro ai contribuenti in difficoltà. Ma la lotta all'evasione non si ferma e non cambia il metodo. Cioè quello di muoversi per obiettivi. Quello di quest'anno è di incassare circa 14 miliardi di euro, a cui si sommeranno altri 15,4 miliardi nel 2022 e 15,3 miliardi l'anno successivo, per un totale di 44,7 miliardi. Dati contenuti nel Piano della performance 2021-2023 scritto dall'Agenzia delle Entrate, elaborati ieri dall'agenzia Adnkronos.

Obiettivi ambiziosi anche alla luce del fatto che non è ancora chiaro cosa intenderà fare il governo quando si tratterà di fare i conti con le conseguenze economiche della terza ondata della pandemia.

A partire dal fatto che gli accertamenti dovrebbero ripartire da oggi, ma già nel prossimo decreto Ristori potrebbero esserci disposizioni che limitano l'attività del fisco.

In ogni caso non si tratta di un ritorno al fisco dei governi di centrosinistra, che legava le attività di riscossione e recupero dell'evasione a obiettivi rigidi. Il rapporto ricorda che l'approccio dell'amministrazione finanziaria punta a «favorire la tax compliance e l'adempimento spontaneo degli obblighi tributari».

Ci sarà un «potenziamento dei controlli in materia tributaria» e «un più attento monitoraggio dei comportamenti dei soggetti ad elevata pericolosità fiscale». L'azione dell'Agenzia delle Entrate «si concentrerà nei confronti dei comportamenti evasivi più gravi che, in un contesto economico come quello attuale, amplificano la loro portata lesiva anche a danno dei contribuenti che adottano comportamenti leali con il fisco».

In ogni caso, non sono escluse modifiche di modalità e obiettivi della lotta all'evasione. Alla luce de i possibili cambiamenti, si legge nel rapporto è«indispensabile una revisione in corso d'anno degli obiettivi e dei connessi indicatori, per il necessario allineamento al mutevole scenario di riferimento».

Al momento le uniche modifiche in lavorazione sono il rinvio del termine di pagamento della «rottamazione-ter» del 2020 e la prima del 2021, che sarebbe scaduta oggi. Il provvedimento sarà approvato ed entrerà in vigore nei prossimi giorni.

La proroga sarà retroattiva.

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