Berlino Venerdì la ruota del terrore si è fermata su Lubecca. Le vittime dell'ennesimo atto di violenza che ha per teatro una città della Germania sono lavoratori e studenti pronti a godersi la brezza del Mar Baltico. Alla vigilia del fine settimana più caldo del 2018 così lo ha annunciato il servizio meteo tedesco la corriera per Travemünde era piena. Dalla stazione centrale di Lubecca alle spiagge con le grandi poltrone in vimini e i teli a strisce per ripararsi dal vento ci vogliono 30 minuti. Durante il tragitto un uomo ha sfoderato un coltello da cucina colpendo gli altri passeggeri all'impazzata e scatenando il terrore.
Il Lübeck Nachrichten ha raccontato che l'uomo identificato in un primo momento come cittadino iraniano, in seguito come cittadino tedesco ma con origini straniere ha lasciato cadere il suo zaino fra le poltrone del pullman, ne ha estratto l'arma e ha cominciato a sferrare i suoi colpi. Secondo un testimone oculare, anche l'autista del mezzo è stato accoltellato ma ha mantenuto la calma, ha accostato e aperto le porte permettendo agli altri passeggeri di mettersi in salvo. Il bilancio del gesto di terrore è di 14 feriti, due dei quali versano in gravi condizioni. L'attacco è avvenuto a Kücknitz, quartiere settentrionale della città anseatica. A Kücknitz vive una consistente comunità di immigrati mediorientali ma la polizia tedesca, tradizionalmente molto attenta a non divulgare informazioni personali né sui criminali né sulle loro vittime, non ha confermato se l'attentatore abitasse a Kücknitz. Su Twitter la polizia ha poi reso noto che l'uomo «è stato sopraffatto e arrestato».
L'attentato è coinciso con l'avvio della Travemünder Woche, annuale kermesse estiva con dieci giorni dedicati a stand culinari, regate marinare, spettacoli di strada e castelli gonfiabili per i bambini: lo scenario perfetto per un atto di terrore terrificante, possibilmente con molte vittime. Nel timore che l'attentatore di Kücknitz potesse avere dei complici fra i turisti e i vacanzieri, la polizia ha messo Travemünde in stato d'assedio, rovinando la festa a tutti. Anche il pullman teatro del fatto di sangue è stato preso in consegna dalla polizia nel timore che lo zaino dell'attentatore potesse contenere dell'esplosivo. Pur rispettosi della privacy e legati a una comunicazione politicamente corretta, gli inquirenti non hanno escluso nessuna pista, a inclusione del terrorismo islamico. «Non escludiamo niente, nemmeno un attacco terroristico», ha detto alla Bild il procuratore capo Ulla Hingst.
L'attacco sul pullman avviene a conclusione dell'ennesima settimana di passione della cancelliera Angela Merkel, obbligata dal suo ministro degli Interni e leader dei cristiano-sociali bavaresi a occuparsi una volta ancora di immigrazione.
Solo due giorni fa il governo ha proposto al Parlamento di definire Georgia, Tunisia, Marocco e Algeria «paesi sicuri», verso i quali, cioè, poter espellere con più facilità gli immigrati economici. L'espulsione di immigrati e rifugiati privi dei requisiti è una delle richieste con cui Seehofer ha martellato la cancelliera nelle ultime settimane, minacciando a più riprese la crisi di governo.
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