L'Ue adesso bacchetta gli Stati: ​"Aumentare rimpatri migranti"

L'Ue bacchetta gli Stati sulle espulsioni dei migranti economici: "Accrescere le capacità dei centri di detenzione e aumentare i rimpatri"

L'Ue adesso bacchetta gli Stati: ​"Aumentare rimpatri migranti"

Nel contratto di governo tra Lega e M5S, dopo qualche incertezza, il punto sui centri di espulsione per migranti non è stato cancellato. Per fortuna, potremmo dire. Perché oggi anche la Commissione Ue è tornata a battere il pugno, chiedendo a tutti gli Stati membri (Italia in primis) di "accrescere le capacità dei centri di detenzione e aumentare i rimpatri" degli immigrati economici. Cioè quegli stranieri sbarcati in Europa ma che non hanno ottenuto lo status di rifugiato o un altro permesso umanitario particolare.

A bacchettare i Paesi membri è stata la portavoce della Commissione Ue sulla Migrazione, Natasha Bertaud, intervenendo in occasione dell'ultima relazione sull'attuazione dell'agenda europea sulle politiche migratorie.

La richiesta di Bruxelles sembra in linea, al momento, con quanto ipotizzato dal nascituro governo giallo-verde.

Nel contratto si parla anche della riforma del regolamento di Dublino, riforma che la Bertaud assicura essere "sul tavolo dal 2016". "La presidenza semestrale bulgara del Consiglio Ue sta lavorando a un compromesso" fra gli Stati membri, ha aggiunto la portavoce. Chissà chi sarà il premier chiamato a trattare con le altre cancellerie europee.

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