Saluzzo (Cuneo) - Ai piedi del Monviso, a Saluzzo, la città piemontese che ha dato i natali a Silvio Pellico, vive un contadino che non cerca moglie ma record.
Grande collezionista di primati che apparentemente sfiorano l'assurdo, Maurizio Paschetta - classe 85, fisico da culturista e agricoltore di professione - detiene sei record mondiali per aver battuto i più singolari primati assoluti in agricoltura: in due minuti ha munto 4,5 litri di latte, ha pigiato coi piedi 23 quintali di uva facendo sgrondare 675 litri di mosto, in tre ore ha spaccato 40 quintali e 20 chili di legna, ha impilato 169 balle di fieno e ha raccolto 3,6 chili di tartufi. Appena un anno fa ha tagliato il traguardo più lungo e faticoso della sua carriera, vangando a mano, per 24 ore, più di duecento metri quadrati di terreno, battendo così il record conquistato nel 1975 dal cinese Zhang Xiaoming a Ürümqi. Una prova durissima che non ha però fatto scappare la voglia al «Natural Boy», come ama definirsi lui stesso, di cimentarsi in un'altra impresa mondiale sotto il cielo.
Questa volta Maurizio Paschetta, ha raccolto il guanto di sfida lanciato alcuni mesi fa dal bulgaro Nikolaj Milanov che nella città di Trojan nel 1994, in un'ora è riuscito a raccogliere 200 lumache. Record che è stato certificato dalla World International Champions e che il bel contadino di Saluzzo cercherà di battere. La data per conquistare il settimo record, è già stata fissata: lunedì 24 settembre, all'allevamento «Le lumache del marchesato» di Giacomo Torre, a Saluzzo. Da mesi Paschetta si allena in gran segreto e non intende rivelare la tattica, anzi le tattiche, che userà per raggiungere il suo obiettivo e che ha studiato nei minimi dettagli, da quando il bulgaro gli ha lanciato la sfida. «Non posso parlare, altrimenti potrei agevolare eventuali sfidanti. Posso solo dire che ho messo a punto delle tattiche innovative e particolari per raccogliere le lumache, che a volte vanno anche contro il tradizionale metodo di raccolta».
Questo settimo record da conquistare è particolare per il super contadino saluzzese, perché per la prima volta ha accettato la sfida di un altro recordman, il cui traguardo mondiale è già certificato dalla World International Champions. «Da patriota come sono, spero di conquistare anche questo traguardo, per portare in Italia il mio settimo record». Maurizio Paschetta, titolare da generazioni di una impresa agricola saluzzese, con oltre 200 capi di bestiame, ama cimentarsi in queste particolari prove agresti che in realtà sono il suo pane quotidiano nel suo lavoro di contadino, svolto tra l'altro in uno dei territori a più alta vocazione agricola d'Italia, tra mele, kiwi, uva e latte, poi esportati in tutto il mondo. Una passione, quella di sfidare i record legati alla natura, che e' nata cinque anni fa, davanti alla televisione, guardando la trasmissione «Lo show dei record». «In quelle persone - ha spiegato Natural Boy - percepivo una forte passione e una grande volontà di superare i propri limiti. Una sfida che non ho potuto non cogliere, trasformando così il lavoro che amo in una prova di resistenza e di coraggio che quotidianamente mi porta a fare sempre di più, trasformando il mio terreno da coltivare in una grande palestra a cielo aperto».
Paschetta non vuole svelare le
sue tattiche da record ma confessa il segreto per essere sempre all'altezza delle prove mondiali: «Mangio moltissimo, ma solo quello che coltivo io, nella mia terra. È questo il segreto per diventare un vero Natural Boy».
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