L'ultimatum di Renzi a Conte: "Decida o farà a meno di noi"

Il fondatore di Iv lancia un chiaro avvertimento: "Vogliamo serietà, altrimenti ci sostituiscano. Per noi i principi valgono più delle poltrone"

L'ultimatum di Renzi a Conte: "Decida o farà a meno di noi"

Il governo giallorosso è appeso a un filo: dopo l'ultimatum lanciato al presidente del Consiglio nel corso del suo intervento al Senato, Matteo Renzi ha deciso di rincarare la dose per ribadire a chiare lettere che così l'esecutivo rischia grosso. Il leader di Italia Viva ha affermato nuovamente che il Paese deve ripartire seriamente e con coraggio, considerando che l'Italia è "fuori dall’emergenza" e che le terapie intensive sono a quota 1.500 su circa 10mila posti disponibili: "Ripartire in sicurezza, ma ripartire. E sono terrorizzato che ci sia una decimazione delle donne che lavorano: i figli a casa sono un problema per la società, non solo delle mamme". Da qui l'avvertimento a Giuseppe Conte, invitato a decidere concretamente sulle prossime mosse da fare: "Se sceglie il populismo, farà a meno di noi. Se sceglie la politica seria, ci saremo. Tocca a lui, non a noi decidere".

L'avvocato il 6 aprile aveva annunciato una "potenza di fuoco" da 400 miliardi di euro, garantendo liquidità immediata per le piccole, medie e grandi imprese. Ma l'ex sindaco di Firenze ha mosso diverse critiche verso il capo della maggioranza: "I soldi ci devono essere davvero. Altrimenti aumenta il numero dei like su Facebook ma crolla il numero degli occupati". Una delle priorità è quella di sbloccare i cantieri fermi, "non i Dpcm che danno ai poliziotti la verifica sui fidanzamenti". E riferendosi alla questione sostanziale di democrazia ha tuonato che non si può diventare uno stato etico "dove le Faq sul sito di Palazzo Chgi spiegano chi puoi incontrare e chi no e diventano fonte normativa". E ha colto l'occasione per sottolineare che non vuole "controllare le autocertificazioni". "Offriamo serietà. Ma vogliamo serietà. Altrimenti ci sostituiscano: per Italia Viva i principi valgono più delle poltrone", ha aggiunto.

Si apre una crisi politica?

Il serio rischio che c'è per l'Italia è che il Coronavirus possa tornare in autunno, così come hanno previsto gli esperti. A quel punto il nostro Paese dovrà farsi trovare pronto, meglio di quanto fatto a febbraio, nel tentare di isolare il singolo focolaio e non bloccando nuovamente tutti i cittadini: "Dobbiamo essere pronti. Ma il fatto che esista tale rischio non può farci chiudere in casa impauriti fino al vaccino". Pertanto ha rimarcato che con il Covid-19 bisogna convivere: "Non possiamo farci governare dalla paura".

Ma Italia Viva aprirà davvero una crisi politica in questo preciso momento? Renzi, nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, non ha risposto, cogliendo la palla al balzo per definirsi invece preoccupato dalla divisione del Paese: da una parte chi ha un posto di lavoro sicuro e uno stipendio assicurato "soffre gli effetti della quarantena, è preoccupato, vive con dolore"; dall'altra invece vi sono milioni di italiani,

commercianti, piccoli imprenditori, operai, partite iva, professionisti preoccupati dal virus e angosciati dallo stipendio. "Italia Viva chiede a Conte di occuparsi di loro, non di noi", ha concluso il fondatore di Iv.

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