Coronavirus

L'ultimo Ferragosto (o quasi)

L'ultimo Ferragosto. Vale la pena vivere così, con uno spirito da commedia un po' distopica, la giornata di oggi, così cinematograficamente simbolica dell'Italietta.

L'ultimo Ferragosto. Vale la pena vivere così, con uno spirito da commedia un po' distopica, la giornata di oggi, così cinematograficamente simbolica dell'Italietta che va a Porto Cervo in barca oppure al mare più accessibile con le pagnottelle nello zaino e l'anguria da seppellire nella sabbia per tenerla al fresco. La politica, oppure quella che i Philip Dick cacio e pepe si ostinano a chiamare dittatura sanitaria (genere: umorismo), ha deciso di dare una mano di bianco alla più strapaesana delle festività salvando da restrizioni e chiusure anche quelle regioni che già da giorni hanno numeri da giallo o peggio, che poi sono terre da turismo intensivo, che nessuno vuole affossare nella loro vocazione all'accoglienza. Problema rinviato, quindi: i nuovi colori scatteranno semmai lunedì 23, con i primi rientri. E sarà l'inizio della fine. Della fine estate, che avete capito?

Ferragosto è la festa della dimenticanza, della procrastinazione. Poi arriverà settembre. E saranno cavoli. Non solo per i numeri che continuano ad aumentare e che aggiungono un nuovo faldone alla contabilità delle ondate di Covid (se non abbiamo perso il conto siamo arrivati alla quarta, ma magari ce ne siamo persi qualcuna). Ma perché i nodi irrisolti (che magnifico cliché giornalistico) che abbiamo messo in frigo per non guastare l'estate ai villeggianti, verranno al pettine. Cosa fare con la scuola? Consentire anche ai prof svaccinati di andare a insegnare storia e latino ai nostri pargoli? Oppure permettere loro di entrare in classe tramite tamponi presumibilmente effettuati ogni 48 ore (e questa cos'è? Dittatura farmacistica?), Sostituire all'immunizzazione un tampone a noi pare equiparare un post su facebook a un romanzo di Hemingway, ma può darsi che dovremo leggere anche questo. E poi: il green pass sarà imposto o svuotato di significato per non irritare i tardivi Robespierre scopritori di libertà á la carte? Le aziende potranno obbligare i propri dipendenti a farsi siringare e potrà sospendere o demansionare chi si ostinerà a non farlo? L'immunità di gregge scatterà oppure saremo come pecorelle smarrite nel grande pascolo degli egoismi? L'economia ripartirà? La guerra tra Sì Vax, No Vax, Boh Vax conoscerà una tregua? Il fatto che l'Inps non riconosce più la malattia a chi è in quarantena per contatto con un positivo non spingerà molti lavoratori a mistificare la realtà?

Calma. Quello è settembre. Oggi è agosto. Anzi, è Ferragosto. Il giorno del Sorpasso. Il giorno di Un sacco bello. Il giorno in cui si fanno grandi progetti ma tutto torna regolarmente al punto di partenza. Mettiamo su le nostre braghette e tiriamo fuori l'anguria. È l'ultimo Ferragosto.

Godiamocelo.

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